InTheMusic: Golden Vultures, interview

I Golden Vultures sono supergruppo della Svizzera Italiana. Dopo 15 anni nella band psychedelic rock Those Furious Flames, il frontman Yari Copt aveva voglia di scrivere e suonare un altro genere di musica e ha chiesto ad un paio di amici giovani e talentuosi di aiutarlo in questo progetto. Oggi ci parlano del loro percorso e del brano debutto “Crawling”.

Band: Golden Vultures
Componenti: Yari Copt (voce), Yannick Rinvi (chitarra), Andrea Zinzi (chitarra), Eveline Lucchini (basso), Sebastian Rigo (batteria e cori) e Enea Adami (tastiere e cori)
Età: 30
Città: Lugano, Ticino
Nazionalità: Svizzera
Brani pubblicati: Crawling
Periodo di attività: dal 2022
Genere musicale: Blues, Rock, Soul
Piattaforme: Spotify, Youtube, Apple Music, Deezer, MX3, Soundcloud, etc

Prima di ogni cosa, chi sono i Golden Vultures?

Siamo un supergruppo della Svizzera Italiana. Dopo 15 anni nella band psychedelic rock Those Furious Flames avevo voglia di scrivere e suonare un altro genere di musica e ho chiesto ad un paio di amici giovani e talentuosi se avevano voglia di creare un progetto musicale alternativo con me. Così abbiamo formato questo gruppo di buoni amici con poco tempo a disposizione ma tanta voglia di creare buona musica curata e tanta voglia di divertirsi senza troppi limiti sul palco. Conta che usciamo come debutto ma separatamente abbiamo collezionato ognuno con i propri progetti, nell’ultima decade, oltre 500 concerti e quasi 10 album in studio. Abbiamo aperto per band come Papa Roach, The Misfits, Wolfmother e Deep Purple girando in tour negli USA, in Colombia, Spagna, Inghilterra, Russia e suonando a concerti e festival in tutta Europa. Quindi è un debutto si, ma abbiamo già parecchia esperienza tra tutti.

Come avete scelto il nome per la vostra band?

L’avvoltoio dorato è un vecchio soprannome del gipeto, uno dei rapaci giù belli e rari delle alpi. L’idea è quella di promuovere musica rock, soul, blues e americana, riportando l’immaginario sonoro e visivo del deserto e del far west ma integrato nel nostro territorio e quindi tra le colline svizzere e le grandi montagne delle Alpi.  

Personalità molto diverse tra loro: com’è nata l’esigenza di mettere su un supergruppo?

Io sono un iperattivo creativo profondamente innamorato della musica. Mi piace ascoltarla ma mi piace ancora di più crearla e suonarla/cantare. Ho tipo un centinaio di idee registrate e ho deciso che era tempo che alcune di esse vedessero la luce. Quando poi ci siamo messi a suonare per la prima volta tutti insieme si è creata un’armonia naturale tale che partendo da mie piccole idee o jammando tutti insieme abbiamo scritto 8 pezzi in 12 prove e siamo finiti a registrare il primo pezzo. Tutto questo in pochi mesi.

Com’è confrontarsi tra artisti con background così importante e differente?

È fonte di ispirazione continua. Siamo tutti innamorati della musica e con tanta voglia di suonare. Le diverse esperienze confluiscono in un’idea e un movimento finale unico che ci fa remare tutti dalla stessa parte. È veramente fantastico e ognuno riesce a dare e prendere dagli altri per migliorarsi e farsi ispirare. Rispetto tantissimo il talento e l’intelligenza dei miei compagni di avventura.

C’è un sound preciso in cui collochereste la vostra musica?

Ho voluto creare questa band anche per non avere confini, limiti, generi o qualsiasi menata mentale. Vogliamo solo fare musica, come ci viene in modo naturale, senza troppi programmi. La fortuna è che amiamo abbastanza tutti gli stessi generi più o meno e quindi ci capiamo subito e creiamo comunque un sound definito che ha senso di esistere. Però come detto non vogliamo porci dei limiti. Se ci va di cantare in un’altra lingua lo faremo. Se ci va di scambiarci gli strumenti lo faremo. Se ci va di fare un pezzo che centra poco con il resto lo faremo. La libertà di poter fare musica indipendente ha anche questo vantaggio no? Poi è vero, giriamo all’interno del regno del rock, del blues e del soul, però come dico spesso, grandi band come i Beatles e i Rolling Stones fanno MUSICA e non sono per forza catalogabili in un solo genere, ed è secondo me anche questo che li rende grandi. Poi oggi la nuova generazione se ne sbatte dei generi. Gli artisti e gli ascoltatori recepiscono la musica come un pot pourri di generi mischiati.. loro giudicano le canzoni solo se sono buone o cattive, non se fanno parte di uno stile o un genere preciso.

Dal dolore di una separazione e dalla meraviglia di un nuovo amore, il frontman Yari Copt ha dato vita a “Crawling”, il primo singolo di questo nuovo progetto musicale. Cosa potete dirci su questo brano?

La canzone è partita da una jam session a prove, con un Riff di chitarra che ho subito capito che poteva legarsi ad una linea di voce che avevo già scritto. In 10 minuti Crawling era lì. Anche il testo è uscito di botto, ispirato da un mix di emozioni molto profonde che ho provato negli scorsi mesi quando ho deciso che il mio matrimonio era giunto al termine di un bellissimo percorso e quando ho trovato praticamente nello stesso momento l’anima gemella. È stato emozionalmente molto complicato per me. Ho dovuto prendere delle decisioni di vita importanti in poco tempo e ho sofferto molto. Ma queste emozioni mi hanno sicuramente ispirato a scrivere Crawling e un paio di altre canzoni sull’amore che usciranno in seguito.

Qual è la storia che racconta?

In realtà è un concetto universale sull’amore. Sul fatto che le relazioni sono complicate e diverse tra loro, sul fatto che vorremmo che l’amore durasse per sempre ma non sempre è così, sul fatto che comunque, per quanto si posso soffrire per amore, poi in un modo o nell’altro ci si riprova sempre e si ritorna a strisciare verso l’amore. Sembra magari smielato scrivere un’ennesima canzone d’amore, però è anche vero che l’amore è il sentimento più pazzo e umano che esiste. E c’è un perché ogni giorno escono svariate canzoni, libri, film, poesie d’amore da secoli ormai. L’amore è inspiegabile, ed è per questo motivo che possiamo andare avanti per sempre a provare di spiegarlo con l’arte, anche se non riusciremo mai ad arrivare all’opera finale definitiva.

Avete live in programma?

Sì abbiamo il release party dalle nostre parti il giorno dopo l’uscita del singolo (4 giugno al Daytona Diner a Lugano) e poi apriremo per Edoardo Bennato allo Spartyto Open Air a fine agosto. Ovviamente con il singolo di debutto pubblicato e qualche novità ci muoveremo per iniziare un lavoro di booking un po’ seriamente. Ma come detto, poco ma buono, quindi senza stress.

Cosa progettate per il futuro?

Vogliamo scrivere il prossimo singolo e farlo uscire fra qualche mese. L’idea iniziale era far uscire 2 singoli alla volta e pubblicarli come lato A e lato B come si faceva negli anni 60. Poi probabilmente il tutto confluirà nell’album di debutto. Poi vedremo cosa succede. Come detto vogliamo fare poco ma molto bene. Abbiamo già per questo debutto lavorato con persone straordinarie che hanno elevato il nostro lavoro al massimo. Alle Officine Meccaniche di Milano con Giuseppe “Peppa” Salvadori alla regia e i nostri amici Nic Cester e Daniel Plentz (Selton) che sono venuti a darci qualche prezioso consiglio e a motivarci, continuando con l’enorme lavoro di fiati fatto da Beppe Scardino e Mirko Cislino, due eccellenze della musica italiana e per finire in bellezza con il lavoro di mix di una leggenda come Tommaso Colliva che ha messo all’opera quella magia sonica che solo lui sa creare portando il suono a livelli a cui non saremmo mai potuti arrivare e ciliegina sulla torta il master di Giovanni Versari de la Maestà. Un team straordinario a cui sono sinceramente grato e con cui andremo avanti a collaborare nel futuro.

C’è qualcosa che vorreste dire ai nostri lettori?

Vorrei dire di sostenere la musica ed i musicisti più che potete. Se non avete mai creato qualcosa forse non potete capire quanto lavoro e quanta passione ci sono dietro un progetto musicale, e quanto le band non vengano pagate e supportate abbastanza… quindi basta un like in più, uno share, un play, una partecipazione ad un live per rendere grazie a tutti questi artisti che vi donano ogni giorno una colonna sonora per la vostra vita.

Golden Vultures  for Siloud

Instagram: @GoldenVultures
Facebook: @goldenvulturesband
YouTube: Golden Vultures

Credits foto: Riccardo Comi  

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