Nei brani de Il peggio è passato la chitarra acustica è effettivamente in prima linea perché all’inizio erano un semplice duo voce e chitarra, poi con l’arrivo di Francesca hanno arricchito con strati di colore e calore. Sono tre persone con stili di vita e professioni completamente diverse gli uni dagli altri che si riuniscono nella musica e in essa trovano intimità ed un rifugio comune. È da poco uscito il loro album “Bugie D’Autore”.
Band: Il peggio è passato Componenti: Michele Zilioli, Francesca Pesci, Simone Vaccari Età: 50, 40, 46 Città: Parma Nazionalità: Italiana Brani pubblicati: Lo so, lo so, Corse ad ostacoli, Gente stupida Album pubblicati: Bugie d'autore Periodo di attività: dal 2017 Genere musicale: Pop corrotto, electropop, cantautorato Piattaforme: YouTube, Spotify, Apple Music, Amazon Music, Deezer, Soundcloud

Ciao ragazzi, è un po’ che non ci sentiamo! Come procede?
Ciao! stiamo benone grazie; siamo di corsa, indaffarati con la promozione dell’album e la preparazione dei primi live dell’estate 2022, uno stress piacevolissimo.
Per chi ancora non vi conoscesse, chi c’è dietro Il peggio è passato?
Tre persone con stili di vita e professioni completamente diverse gli uni dagli altri che si riuniscono nella musica e in essa trovano intimità ed un rifugio comune.
Siete da poco usciti con il vostro primo album: “Bugie D’Autore”. Come nasce?
Nasce dall’esigenza di tornare ad assaporare la musica in modo condiviso, attraverso un progetto di gruppo, dopo anni in cui tutti e tre avevamo smesso di essere musicisti attivi. E nasce dalla perseveranza con cui abbiamo portato avanti le nostre idee attraverso la giungla di ostacoli che la vita adulta riserva.
Perché questo titolo per rappresentare questo progetto?
Le “bugie d’autore” sono le canzoni. Sono racconti, piccoli viaggi emozionali, piccole capsule che ti portano via con loro se lo vuoi, navicelle per assentarci dalla realtà.
Quali tematiche trattate nei vari brani?
Si parla di quotidiano, con i ricordi a farla da padrone in un mix di fantasy, vissuto e un po’ di cut up – il tutto senza mai scendere troppo nel personale perché ci piace che tutti possano identificarsi in quello che narriamo.
Vi presentate con un accattivante pop electro-acustico, dove la chitarra acustica è sempre in prima linea. Come avete lavorato a questo sound?
La chitarra acustica è effettivamente in prima linea perché all’inizio eravamo un semplice duo voce e chitarra ed è così che sono nate la maggior parte delle canzoni. Sono in gran parte brani cantautorali che con l’arrivo di Francesca (synth e ritmi) abbiamo arricchito con strati di colore e calore.
C’è un legame tra i vari brani?
Il legame è proprio la povertà di mezzi con cui sono nati. Abbiamo cercato di scrivere esaltando i nostri limiti e questo ha stimolato la creatività. Anche quando abbiamo aggiunto strati di synth e ritmi abbiamo cercato di mantenere moderata la componente elettronica poiché non volevamo snaturare queste canzoni.
La sperimentazione è stato un elemento che ha fatto da protagonista nella realizzazione di “Bugie D’Autore” e vi ha permesso di unire uno stile moderno a sonorità anni ‘80/’90. C’è qualche retroscena che vi piacerebbe condividere?
Abbiamo suonato con naturalezza guidati dai nostri gusti e ascolti, direi non sia il caso di parlare di sperimentazione. Come retroscena possiamo dirti che molti dei campionamenti usati come ritmi sono suoni presi dal quotidiano: quello che trovi nelle strofe di “Cristi strafatti” per esempio è il suono della macchina per fare la pasta sfoglia. Qualcos’altro? Le tracce guida di alcuni brani le abbiamo incise in una toilette in un agosto caldissimo.
Quali sono i vostri prossimi progetti?
Ora ci dedicheremo ai live e siamo vogliosi di ricominciare a comporre e curiosi di vedere dove la musica ci porterà la prossima volta.
C’è qualcosa che vorreste dire ai nostri lettori?
“Bugie d’autore” è un album malinco-ironico dal sapore di mare e bosco. Ascoltatelo e aiutateci ad esportare la nebbia e le zanzare (autocitazione) dalla pianura padana all’intera penisola.
Il peggio è passato for Siloud
Instagram: @ilpeggioepassatomusic Facebook: @ilpeggioepassato YouTube: Il peggio è passato Credits foto: Emiliano Zampella Credits: Dischi Soviet Studio, Shyrec