Dietro i Réclame ci sono Marco, Gabriele, Edoardo e Riccardo. Le loro canzoni hanno come obiettivo quello di testimoniare, preservare e diffondere le storie. “La vita, l’amore e quello che resta.” è il titolo del loro nuovo album in cui hanno cercato di dare una forma unica a idee molto diverse tra loro, cercando di condensarle, per la maggior parte, all’interno della struttura pop.
Band: Réclame Componenti: Marco Fiore, Gabriele Roia, Edoardo Roia, Riccardo Roia Età: 25, 30, 24, 22 Città: Roma Nazionalità: Italiana Brani pubblicati: Il viaggio di ritorno, Cosa resterà?, Due amanti, Conseguenze, Chi era? Album pubblicati: Voci di corridoio, La vita, l’amore e quello che resta. Periodo di attività: dal 2019 Genere musicale: Alternative Pop, Rock Piattaforme: YouTube, Spotify, Apple Music, iTunes, Amazon Music

Chi sono i Réclame nella vita di tutti i giorni?
I Réclame sono una band romana nata nel 2019 e composta da Marco Fiore (25), Gabriele Roia (30), Edoardo Roia (22), Riccardo Roia (24). Nella vita lavoriamo tutti nel mondo della musica come produttori, musicisti e autori.
In che modo il vostro nome d’arte vi rappresenta?
Così come la réclame (pubblicità) tenta di dare la più ampia diffusione ad un prodotto o ad un servizio, ai suoi pregi, alla sua utilità e convenienza, le nostre canzoni hanno come obiettivo quello di testimoniare, preservare e diffondere le storie che racchiudono al proprio interno. Inoltre le strutture pop, alle quali siamo particolarmente legati, così come gli spot pubblicitari, sono brevi, di ampia fruizione, e tentano di unire l’efficacia comunicativa ad una originalità formale, al fine di rimanere impresse nella mente di chi ascolta.
Quando siete nati come band e, prima ancora, quando vi siete avvicinati alla musica?
Abbiamo iniziato a dedicarci seriamente alla musica fra i 17 e i 18 anni. Fondamentale è stata la scoperta del progressive rock europeo e del jazz, che ci hanno stimolato ad approfondire tecnicamente gli strumenti che suonavamo, nel tentativo di imitare i nostri musicisti preferiti. Da un punto di vista testuale, invece, sono stati importanti, per la nostra formazione, i grandi cantautori italiani e stranieri: Fabrizio De André, Francesco Guccini, Paolo Conte, Franco Battiato, Leonard Cohen e Bob Dylan su tutti. Sono stati loro ad averci aperto le porte a nuove possibilità espressive, ad insegnarci l’importanza del rapporto fra la musica ed il testo e, soprattutto, a spronarci verso un tipo di canzone, che poggiasse su una profonda ricerca contenutistica e formale.
Siete particolarmente radicati nella tradizione cantautorale italiana. Quali sono, più in generale, i vostri principali riferimenti artistici?
Il nostro punto di riferimento, per quanto riguarda la canzone italiana, è indubbiamente Fabrizio De André. Lo reputiamo uno dei capisaldi della canzone d’autore, non solo italiana ma mondiale. Altri autori italiani che ci hanno influenzato sono Paolo Conte, Lucio Dalla (soprattutto per questo disco) e, in generale, tutta la scuola cantautorale degli anni 60’ e 70’.
Nella vostra musica traspare lo sguardo che dedicate alle sonorità alternative contemporanee. In cosa si caratterizza il vostro sound e in che modo le vostre influenze si mescolano nelle produzioni firmate Réclame?
Il progetto nasce dalla volontà di unire le sonorità elettroniche con quelle acustiche e di racchiudere il tutto all’interno di strutture pop. Le influenze che si mescolano sono molteplici e, soprattutto, cambiano con il passare del tempo. Sicuramente l’alternative rock contemporaneo, l’indietronica e tutti gli anni 70’ fanno parte del nostra DNA musicale.
“La Vita, l’amore e quello che resta.” è il titolo del vostro nuovo album. Come nasce?
L’idea dell’album è nata in concomitanza con la fine del disco precedente. Ogni nuovo progetto, per noi, vuol dire aprire le porte a nuove possibilità e cimentarsi con tematiche e sonorità diverse. Nel primo album l’idea era quella di un corridoio, con vari appartamenti, che veniva percorso senza mai entrare, effettivamente, in una realtà definita e senza abbracciare un tema unico, dichiarato dall’inizio. Possiamo dire che in questo nuovo album abbiamo attraversato la soglia di un appartamento specifico. Si tratta di un luogo soggetto ad un lento declino, dove gli affetti tentano disperatamente di sopravvivere, ritagliandosi uno spazio vitale.
Il sound di questo progetto si muove su un pop elegante e ricercato. Come avete lavorato alla produzione delle dieci tracce che lo compongono?
Ogni traccia del disco ha una storia a sè stante. Alcuni brani ce li portiamo dietro da più di un anno, altri sono invece recentissimi. Abbiamo, semplicemente, cercato di dare una forma unica a idee molto diverse tra loro, cercando di condensarle, per la maggior parte, all’interno della struttura pop.
C’è un collegamento tra i vari brani?
Il disco non è etichettabile come un concept album, in quanto le sonorità del disco non sono univoche. Tuttavia c’è il tema amoroso, che accomuna tutti i brani e una progressione, sia letteraria che musicale, che percorre l’intero album e si sviluppa sino alla fine, dove la forma canzone deflagra, cedendo il passo al rumore ed alla declamazione.
Quali progetti avete per il futuro?
La dimensione live è, sicuramente, la naturale prosecuzione del lavoro che abbiamo condotto in studio. Sicuramente, quest’estate intendiamo suonare e presentare il nuovo disco sul maggior numero possibile di palchi italiani. Il 18 giugno proporremo, per la prima volta, il disco live a Roma presso il locale “Le Mura Live Club” (via di Porta Labicana, 24). Le altre date saranno annunciate, a breve, su tutti i nostri profili social.
C’è qualcosa che vorresti dire ai nostri lettori?
Contro il logorio della vita moderna: Réclame!
Réclame for Siloud
Instagram: @reclameband Facebook: @reclameband YouTube:Réclame Credits: Big Time press