Federico Sambugaro Baldini è in arte Federico Secondomè. È un cantautore e produttore di Verona. Ha firmato con Sugarmusic Publishing da anni e nella vita scrive e produce le canzoni di diversi artisti. La sua musica è originale e vera, fatta per come la sente. C’è una direzione stilistica che varia progetto dopo progetto, ama mantenere l’integrità ma solo un progetto alla volta, il resto vuole che sia libero. “Male davvero” è il titolo del suo album d’esordio, un viaggio attraverso i sensi di colpa che lo affliggono.
Nome: Federico Cognome: Sambugaro Baldini In arte: Federico Secondomè Età: 27 Città: Verona Nazionalità: Italiana Brani pubblicati: Tossica, Long Island, Gatti nei fiori (miao) Album pubblicati: Male Davvero Periodo di attività: dal 2019 Genere musicale: Pop alternative, Indie Piattaforme: Spotify, YouTube, Deezer, Tidal, Apple music, Tim music, ecc

Chi è Federico Secondomè nella vita di tutti i giorni?
Mi chiamo Federico Sambugaro Baldini, in arte Federico Secondomè. Sono un cantautore e produttore di Verona. Ho firmato con Sugarmusic Publishing da anni e nella vita scrivo e produco le canzoni di diversi artisti. Ho uno studio e amo lavorare in squadra, ma la mia musica è un’altra cosa. La squadra diventa la famiglia, lo studio diventa la mia mente, le canzoni diventano delle pagine di diario. È tutto più coinvolgente dal punto di vista emotivo.
Perché hai deciso di cambiare il tuo cognome per il tuo progetto artistico e qual è il suo significato?
Ho deciso di cambiare cognome anche nella vita, in realtà. Sono nato Federico Sambugaro, ma poi non ritenevo giusto non avere anche il cognome di mia madre, così qualche anno fa andai in prefettura a chiedere di aggiungerlo e dopo un anno ottenni il doppio cognome. Secondomè, invece, è nato in un’osteria vicino al mio studio, a Verona. Erano venuti a trovarmi un mio discografico e un direttore artistico, entrambe persone a cui voglio molto bene. Chiacchierammo del più e del meno e ad un certo punto io dissi una cosa del tipo “secondo me dovremmo uscire al più presto” e così Diego, l’art director, si illuminò e mi disse: Federico Secondomè! Come produttore invece, mi firmo IIME, che si legge sempre “Secondomè”.
Il tuo è un vero e proprio un percorso nella musica. Quando ti sei avvicinato a questo mondo e, da allora, quali sono stati i momenti più importanti della tua carriera fino ad oggi?
Ho sempre lavorato nella musica. Da piccolo facevo il violinista, talvolta anche con ruoli importanti come concertista. Mia nonna mi ha insegnato a suonare il piano quando avevo 3/4 anni e la prima canzone penso di averla scritta a 9, il primo concorso nazionale che ho vinto è stato a 12 anni e poi ho frequentato il conservatorio. Sono sempre stato completamente immerso in questa cosa, poi a 19 anni ho aperto il primo studio e tuttora lavoro come autore e produttore, oltre a scrivere le mie canzoni. È una vita particolarmente frenetica, ma non cambierei nulla di ciò che ho fatto finora.
Quali sono le tue principali ispirazioni e come sono cambiate nel tempo?
Da piccolo mi piaceva imitare Michael Jackson, ma crescendo ho cominciato ad apprezzare tutto quello che è fatto con buon gusto. Attualmente sto ascoltando parecchio brit-pop e tantissimo funky. Adoro mischiare le sonorità, anche la musica elettronica mi è sempre piaciuta, da Kalkbrenner agli SHM ai Daft Punk, nessuno escluso. Quando una cosa spacca, spacca e basta.
Cosa definisce il tuo stile e come ci hai lavorato nel tempo?
Io l’ho definito in tanti modi, uno di questi era “progressive pop”. In realtà non mi piace categorizzarmi e se devo essere sincero, non saprei nemmeno bene dove collocarmi. La mia roba è originale e vera, fatta per come la sento. C’è una direzione stilistica che varia progetto dopo progetto, amo mantenere l’integrità ma solo un progetto alla volta, il resto voglio che sia libero.
“Male davvero” è il titolo del tuo album d’esordio, un viaggio attraverso i sensi di colpa che ti affliggono. Come nasce?
Nasce in risposta ad un evento traumatico nella mia vita: la fine di una relazione – ovviamente tossica. Non credo ci sia nulla di peggio che dover lasciare andare qualcuno a cui si vuole tanto bene, per proteggere sé stessi prima di tutto. Sai che forse non le parlerai più, i ponti saranno tagliati e quella che per te era anche la tua famiglia diventa solo un nuovo gruppo di sconosciuti. Fa male davvero.
Come hai lavorato a questo progetto e in che modo le varie tracce si relazionano tra loro?
Una parte dell’album l’ho fatta con Keith Rich, il mio co-produttore, l’estate scorsa. La seconda parte, l’ho elaborata nei successivi sei mesi facendo varie sessions con tanti amici artisti, autori e produttori. Non dimenticherò mai quanto è stato bello lavorare a questo album e quanta gente è entrata nella mia vita da lì in poi.
Perché “Male davvero” segna un nuovo inizio musicale, più consapevole e concreto, per Federico Secondomè?
Credo che quantomeno a me debba interessare chi sono, cosa voglio, perché. Sono sempre stato un po’ troppo vago con me stesso nel prendere in mano la mia parte artistica e trasformarla in un vero e proprio progetto, ho sempre ritenuto che il mio compito fosse solo quello di creare musica. Nulla di più sbagliato. Se seguirete i videoclip, la comunicazione, gli shooting, la storia, capirete che questo non è solo un album.
Quali progetti hai per il futuro?
Fare tante canzoni, fare tanti dischi, fare tanti tour, suonare finché non crepo. Nel frattempo, volere bene a quanta più gente possibile. Tutto qui.
C’è qualcosa che vorresti dire ai nostri lettori?
Contemporaneamente all’album sto lavorando a tanti altri progetti in cui credo, di ogni genere. Sono convinto di essere una persona molto fortunata perché faccio davvero quello che mi pare e consiglio di farlo anche a voi. Vivere al massimo deve essere la nostra priorità, la paura di cambiare è normale, ma va affrontata. Possiamo essere tutto quello che vogliamo se abbiamo deciso così.
Federico Secondomè for Siloud
Instagram: @federico_secondome Facebook: @fedesecondome YouTube: Federico Secondomè Credits foto: Laura Cortecchia Credits: Astarte Agency