Matteo Ferrari, in arte Goteo, è un 24enne fiorentino. Nella sua musica cerca sempre una pace interiore e uno sfogo, scrivere testi lo fa sentire come dallo psicologo. Il suo singolo primo album si intitola “ELLEÚ”: il titolo richiama le iniziali di un nome, ovvero della ragazza di cui parla nell’album.
Nome: Matteo Cognome: Ferrari In arte: Goteo Età: 24 Città: Firenze Nazionalità: Italiana Brani pubblicati: AR1A, Come prendermi, Senza un cuore Album pubblicati: ELLEÚ Periodo di attività: dal 2021 Genere musicale: Pop, Rap Piattaforme: Spotify, YouTube, Apple Music, Deezer, Amazon Music

Chi è Goteo nella vita di tutti i giorni?
Mi chiamo Matteo Ferrari, in arte Goteo, e sono un 24enne fiorentino. Di giorno lavoro nell’azienda di cui sono socio e di notte faccio musica. Date le origini paterne, porto avanti anche la passione per il Genoa.
Perché sei passato da Matteo a Goteo e in che modo questo nome d’arte ti rappresenta?
Il nome Goteo è nato quasi per caso, ero in macchina ad ascoltare una canzone che si chiama appunto “Goteo”. Suddividendo questa parola verrebbe fuori “Go-Teo”, tradotto “Vai-Teo”, dove Teo è l’abbreviazione di Matteo con la quale mi hanno sempre chiamato i miei familiari.
La passione per i Club Dogo e la nuova scena genovese ti ha portato ad avvicinarti alla musica, come artista. Ci spiegheresti meglio questo processo?
Mi sono appassionato al rap più o meno all’età di 12 anni e ho sempre trovato affascinante il modo in cui i Club Dogo trasmettessero i propri messaggi, come si esaltasse il pubblico ad ascoltare le loro canzoni e andando ai loro concerti. Questa cosa l’ho ritrovata anche nella nuova scuola genovese ricca di veri e propri cantautori moderni come Bresh, Tedua, Izi e tanti altri.
Quali sono le tue principali influenze musicali?
Sicuramente il rap italiano, dagli albori ad oggi, ma i miei sono gusti personali, con il mio producer ascoltiamo di tutto: Strokes, The 1975, Jungle, Kanye West o Dalla, Tenco, Califano. Quando faccio musica cerco di farlo a modo mio cercando di essere più originale possibile.
Scrivere testi ti fa sentire come dallo psicologo. Cosa cerchi nella musica e cosa, invece, vuoi comunicare a chi ti ascolta?
Nella mia musica cerco sempre una pace interiore e uno sfogo e a chi mi ascolta vorrei dire semplicemente di seguire sempre le proprie passioni perché è proprio in quelle che si trova la felicità. Più il percorso è difficile, maggiore sarà la soddisfazione quando si raggiungerà il traguardo
Il tuo singolo primo album si intitola “ELLEÚ”. Come nasce?
“ELLEÚ” sono le iniziali di un nome, ovvero della ragazza di cui parlo nell’album. É nato quasi per caso, era diverso tempo che lavoravamo ad alcuni brani, il mio producer un giorno mi chiama e mi dice: “Tra le mani abbiamo un concept album e non ce ne siamo mai resi conto”. Ci siamo trovati, abbiamo fatto mente locale e sono cominciate le registrazioni in studio. Questo disco rappresenta un capitolo della mia vita, l’ho voluto incidere per farne un punto fermo, qualcosa da guardare quando sono triste e ricordarmi che se sarò forte potrò superare ogni tipo di difficoltà che si presenterà nel corso della mia vita.
In termini di sound, cosa lega le varie tracce di “ELLEÚ” e in che modo definiscono lo stile musicale di Goteo?
Le tracce sono legate in base allo stato d’animo che racconto, appunto, passando dal momento più triste a quello più felice proprio come se fosse una strada da percorrere dove è fondamentale andare avanti senza mai tornare indietro.
Quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Fare musica, continuare a coltivare la mia passione, ampliarla sempre di più e raggiungere il mio pubblico.
C’è qualcosa che vorresti dire ai nostri lettori?
Siate sempre fieri di quello che fate, ragionate con la vostra testa,vogliate sempre bene a chi ve ne vuole davvero e se sbaglierete non ci saranno problemi perché avrete sempre imparato qualcosa di nuovo.
Goteo for Siloud
Instagram: @goteomusic
YouTube: Goteo
Credits: Conza press