Umberto Tramonte, in arte Umberto Ti., ha 40 anni ed è di Padova. Ha sempre definito la sua musica “mediterranea”, essendo frutto di tutta una serie di sonorità che unisce nei suoi brani: jazz, funk, afro, cantautorato e tanto altro. A distanza di due anni dal suo EP “Non credo basterà”, è ritornato con un nuovo singolo: “La Casa Sulla Sabbia”.
Nome: Umberto
Cognome: Tramonte
In arte: Umberto Ti.
Età: 40
Città: Padova
Nazionalità: Italiana
Brani pubblicati: Cielo Incerto, Bugie, Non credo basterà, La Casa Sulla Sabbia
Album pubblicati: Cielo Incerto, Alaska, Non credo basterà
Periodo di attività: dal 2016
Genere musicale: Cantautorato italiano
Piattaforme: Spotify, iTunes, YouTube, Deezer, Amazon Music

Ciao Umberto, è un po’ che non ci sentiamo. Come va?
Ciao a tutto lo staff di Siloud, è un piacere ritrovarvi. Tutto bene grazie!
Per chi si fosse perso la tua vecchia intervista, ricordaci chi sei!
Mi chiamo Umberto Tramonte, ho appena compiuto 40 anni e sono di Padova. Nella vita sono un designer di calzature.
Hai sempre definito la tua musica “mediterranea”, essendo frutto di tutta una serie di sonorità che unisce nei tuoi brani: jazz, funk, afro, cantautorato e tanto altro. Ad oggi, questa definizione ti si addice ancora?
Nel nuovo brano ho voluto sperimentare sonorità più rock alternative. Ho ascoltato molto e studiato artisti come Lou Reed e Nick Cave. Ho voluto inserire il violino elettrico cosa che non avevo mai fatto, suonato da Vito Gatto. Poi c’è ancora l’amato sax suonato da Moreno Falciani con un timbro alla Morphine. È un’ album più elettrico, graffiante rispetto al precedente.
Su quali aspetti del tuo sound stai lavorando e in cosa ti senti meglio definito?
“La Casa sulla Sabbia”, il mio nuovo singolo, è tutto elettrico. Volevo che il risultato finale suonasse come un album registrato in presa diretta, live.
Ci avevi confessato di avere und debole per i grandi nomi della musica italiana, ma molti erano anche gli artisti di fama internazionale da cui ti lasciavi ispirare. Di recente, hai scoperto nuovi artisti che ti stanno interessando particolarmente?
Ultimamente sono molto ispirato da Lou Reed, in particolare da: il suo modo di suonare, la sua metrica nello scrivere, l’abbattere qualsiasi schema. Ho ascoltato molto anche Nick Cave un grande artista che mi ha aiutato a spingermi oltre nei testi.
A distanza di due anni dal tuo EP “Non credo basterà”, sei ritornato con un nuovo singolo. Come mai questo lungo periodo di pausa?
“La Casa Sulla Sabbia” è stato un lavoro profondo, alcune canzoni sono venute di getto ma per altre ho dovuto lavorare con calma. Il tempo mi ha aiutato ad approfondire di più le sonorità insieme al produttore Giuliano Dottori poi sono dieci brani che dovevano essere strutturati come li avevo nella testa.
“La Casa Sulla Sabbia”, il tuo nuovo brano, si distingue da subito con sonorità rock e alternative che dialogano con fraseggi di violino elettrico. Come hai lavorato a questa produzione?
Diciamo che mi ero stancato dal solito sound, ho accantonato la chitarra acustica per dare spazio alle elettriche. Volevo che questo brano fosse un pugno, quindi l’ ho approcciato con l’uso del violino una specie di lama sopra i miei versi.
Hai deciso di trattare, con questo brano, un tema molto delicato: il problema ambientale di una petroliera che affonda in mare. Cosa ha ispirato questo testo e cosa hai voluto raccontare, nello specifico?
Per questo brano sono partito con l’immagine di una petroliera che affonda nel mare. Il petrolio che fuoriesce simboleggia il buio metafora di qualsiasi forma di male. I due personaggi si muovono dentro quest’atmosfera sotto assedio. Il male è rappresentato da ogni forma di guerra. “La Casa Sulla Sabbia” è un brano denuncia ad ogni forma di violenza.
“La Casa Sulla Sabbia”, in realtà, anticipa il tuo prossimo album. Cosa puoi anticiparci a riguardo?
L’album uscirà a novembre per la New Model Label e prodotto da Giuliano Dottori. È composto da dieci brani che trattano di conflitti, ingiustizie, denunciano mancanza di inclusività.
C’è qualcosa che vorresti dire ai nostri lettori?
A tutti i lettori di Siloud voglio dire di continuare a seguire e a supportare la buona musica, fatta di cuore e anima.
Umberto Ti. for Siloud
Instagram: @umbertoti_
Facebook: @TramonteUmberto
YouTube: Umberto Ti.
Credits foto: Giacomo Cabrele