InTheMusic: Kenai, interview

Kenai è un ragazzo napoletano di 19 anni con una grande passione per la musica. Il suo stile è nato dal dialogo con Paci Ciotola, il produttore dei suoi brani. Quando si sono incontrati, hanno cercato il terreno a lui più congeniale unendo vari generi e sono poi passati alla scoperta della sua voce, trovando il registro in cui più dava l’idea di ciò che volevano raccontare. Il suo nuovo singolo si intitola “Calzini bucati”.

Nome: Salvatore
Cognome: Sellitti
In arte: Kenai
Età: 19 
Città: Napoli
Nazionalità: Italiano
Brani pubblicati: Calzini Bucati
Periodo di attività: dal 2022
Genere musicale: Indie-pop
Piattaforme: Spotify, YouTube, Apple Music, Amazon Music, Tidal, Deezer

Chi è Kenai nella vita di tutti i giorni?

Kenai è un ragazzo napoletano di 19 anni con la passione per la musica ma anche per il diritto, infatti studia giurisprudenza all’università. Se dovessi descrivermi con 3 parole mi definirei: creativo, pigro e socievole e c’è da dire che queste tre caratteristiche sono universalmente riconosciute anche dai miei amici e dalla mia famiglia. Oltre a cantare e studiare sono anche un grande appassionato di cinema, ho infatti un quaderno che custodisco gelosamente su cui appunto delle idee per futuri cortometraggi o videoclip… poi si vedrà!

Perché hai scelto Kenai come nome per il tuo progetto artistico?

Kenai è il nome del protagonista del film d’animazione “Koda, fratello orso”. L’ho scelto perché nella sinossi della pellicola, Kenai si dimostra molto protettivo nei confronti del fratellino adottivo Koda, con il quale, nonostante frequenti litigi, crea un rapporto di fiducia e complicità unico. La mia personalità riflette molto quella di Kenai, protettivo e riflessivo, ma allo stesso tempo molto espansivo e solare. Ricordo che, al momento della scelta del nome, Kenai mi è venuto subito in mente, questo mi fa pensare che mi appartenga profondamente e che sia il nome d’arte perfetto per me.

Sei giovanissimo, eppure sembra chiaro che tu voglia fare musica nella vita. Quando ti sei avvicinato a questo mondo e quando hai trasformato la tua passione in un qualcosa in più?

Beh, non nego che la strada della musica mi affascina parecchio. Tutto è nato da Antonio Del Gaudio, mio maestro di chitarra alle scuole medie, che ha piantato in me il seme della musica che poi ho diligentemente coltivato. È anche vero però che sin da piccolo ho avuto una formazione musicale molto buona grazie alla mia famiglia che mi ha fatto conoscere artisti del calibro di Michael Jackson, i Beatles ed i BeeGees, dei quali tutt’oggi sono profondamente innamorato. Antonio Del Gaudio però, ha dato inizio allo studio della teoria musicale e dello strumento, che è quello che poi è sfociato nella scrittura e nel canto.

Quali sono gli artisti che più ti influenzano?

Io penso che la musica sia fatta di influenze. Nel momento in cui ci si rende conto che i grandi della musica hanno qualcosa da insegnare bisogna essere disposti ad ascoltarli e ad imparare. Questo non vuol dire copiare, vuol dire rielaborare concetti già elaborati e fatti propri da altri.

Per quanto riguarda i miei artisti preferiti, in pole c’è sicuramente Michael Jackson, il re del pop, che ha da sempre costituito il mio ascolto principale. Ha un groove pazzesco, il ritmo gli scorre nelle vene e sembra uscire tanto dalla sua bocca quanto esprimersi attraverso il suo corpo con la danza. Insieme a MJ ci sono i Queen del grande Freddie Mercury, i BeeGees, gli ABBA ed i Beatles, oltre al vasto repertorio jazz che ascolto quasi quotidianamente e dal quale capita che “rubi” qualche alterazione degli accordi.

La tua musica mette insieme influenze molto diverse. In cosa si caratterizza il tuo sound e come hai lavorato al tuo stile?

Il mio stile è nato dal dialogo con Paci Ciotola, il produttore di “Calzini Bucati” e dei brani che verranno. Quando ci siamo incontrati gli ho raccontato delle mie esperienze musicali e dei miei ascolti, abbiamo cercato il terreno a me più congeniale unendo i vari generi, poi siamo passati alla scoperta della mia voce, trovando il registro in cui più dava l’idea di ciò che volevamo raccontare.

Ci sono nei pezzi molte influenze anni ’70 e ’80, oltre ovviamente al preponderante genere indie che caratterizza poi l’essenza dei miei pezzi, in cui sono presenti, tra le altre cose, molte voci quasi impercettibilmente sovrapposte per creare un effetto di spessore e profondità. Insomma, direste mai che in “Calzini Bucati” ci sono più di 10 tracce vocali diverse nel ritornello?

Il tuo nuovo singolo si intitola “Calzini bucati”. Come nasce?

Come dicevo prima, “Calzini Bucati” è frutto del lavoro sinergico tra me e Paci Ciotola, il quale ha da subito compreso ciò che volevo dire e mi ha suggerito come farlo. Devo dire che ha azzeccato la scelta. Il pezzo nasce ad inizio 2022, in uno dei primi incontri tra me e Paci; all’inizio l’arrangiamento era molto più allegro e scanzonato, ma ben presto, quando abbiamo scritto il testo, abbiamo preferito una strumentale più semplice che facesse semplicemente risaltare la voce e le parole del testo.

La canzone è ormai uscita da un po’ e la cosa che più mi stanno dicendo gli amici o coloro che ascoltano il pezzo è che gli è arrivato direttamente il messaggio del pezzo, e penso che molto di ciò sia dato dall’atmosfera molto intima che io insieme a Paci, siamo riusciti a creare.

Il brano racconta di una storia d’amore che ti ha travolto in prima persona. In che modo questa esperienza si è trasformata in un testo?

L’esigenza di scrivere testi è nata proprio da una delle mie prime cotte ai tempi delle medie. Il fatto di trasformare le storie d’amore in canzoni è un qualcosa che mi ha sempre accompagnato, non ricordo bene la genesi di questo fenomeno, ma ricordo solo che il primissimo pezzo scritto per una ragazza non ha mai visto la luce né è mai stato portato a conoscenza della ragazza stessa.

In questo caso la scrittura è stata un po’ diversa: solitamente scrivo nel momento in cui accadono gli avvenimenti di cui racconto nelle canzoni, ma in questo caso la scrittura è avvenuta in un momento successivo, evidentemente doveva andare così, non ero ancora pronto. Poi secondo me questa posteriorità della scrittura rispetto all’evento ha dato quella connotazione malinconica alla canzone, che secondo me è proprio il suo punto forte.  

Il brano ha un carattere indie-pop: come hai lavorato a questa produzione?

Avevo qualcosa di impellente da dire, abbiamo cercato solo il vestito giusto per dirlo. Come dicevo, la produzione non è sempre stata quella che sentite adesso sulle piattaforme digitali, ma era profondamente diversa. Siamo partiti da una base che Paci aveva già prodotto, della quale alla fine sono rimasti solo i BPM avendo poi modificato finanche la progressione di accordi, abbiamo di fatto stravolto la prima versione.

L’armonia è opera di Paci, ci ha messo veramente il suo tocco magico, che si vede secondo me nella sua forma più palese nel ritornello quando c’è quel passaggio dall’accordo di Do maggiore al Do minore, dà una situazione di risoluzione-tensione che accompagna la classica malinconia del pezzo. C’è una commistione di sonorità e testo, si può dire che Paci abbia creato un’esperienza per l’ascoltatore.

Quali sono i tuoi progetti per il futuro?

Non mi dilungherò tantissimo perché non voglio spoilerare più di tanto, però posso dire che penso e spero di pubblicare altro prima dell’anno nuovo, poi abbiamo già pronti un altro paio di pezzi un po’ più energici e movimentati, che andranno urlati in macchina in autostrada. Almeno uno di questi è molto liberatorio, è un grido di liberazione e spero che possiate sentirlo quanto prima.

C’è qualcosa che vorresti dire ai nostri lettori?

Mi sento soltanto di ringraziare di cuore coloro che mi hanno donato la loro attenzione ed hanno ascoltato ciò che avevo da dire, spero di aver lasciato qualcosa in ognuno di voi. Se vi va, possiamo scambiare quattro chiacchiere, sono logorroico e mi fa sempre molto piacere. Ci tengo a ringraziare anche Siloud per l’enorme possibilità che mi è stata data!

Kenai for Siloud

Instagram@sonokenai
YouTubeKenai

Credits: Conza press

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