InTheMusic: Damien McFly (2022), interview

Il Damien McFly di oggi ha un sound moderno, ma che non dimentica il passato. Il suo genere rientra nell’indie pop/alternative pop ma parte essenzialmente da armonie e melodie indie folk, che si mescolano poi a suoni pop elettronici. Il suo nuovo album si intitola “Frames”. Il titolo, in realtà, rimanda ad una serie di significati ma nel suo caso uno solo è quello corretto.

Nome: Damiano
Cognome: Ferrari
In arte: Damien McFly
Età: 33
Città: Padova
Nazionalità: Italiana
Brani pubblicati: Imagine and Replace, Slowly Fade Away, No connection
Album pubblicati: Frames
Periodo di attività: dal 2013
Genere musicale: Indie pop
Piattaforme: Spotify, YouTube music, Amazon Music, Tidal, Deezer, Tim Music

Ciao Damien, è passato un po’ di tempo dall’ultima volta. Come va?

Nonostante tenda a lamentarmi spesso direi che in questo periodo va bene, sono sereno ed appagato.

Ricordaci di te: chi sei, da dove vieni e cosa fai nella vita?

Sono un cantautore padovano di 33 che nella vita oltre a scrivere e suonare live fa anche il produttore e l’autore.

Ti sei sempre descritto come un cantautore, nel vero senso della parola: scrivi e continui a scrivere, portando in giro la tua musica. Ad oggi, come rivisiteresti questa definizione per il tuo progetto artistico?

Singer songwriter/producer? Ormai non si tratta più solo di scrivere le canzoni e definirsi cantautore secondo me, c’è molto altro lavoro da fare prima di arrivare al prodotto finito ed è un lavoro che, nonostante le tecnologie, richiede comunque una capacità creativa e di selezione non indifferente. Sono partito rifacendo cover, quindi sono consapevole di quanti abiti diversi possa portare un brano.

Tempo fa avevi cominciato un processo di allontanamento, spostandoti sempre più dal genere indie folk. Quali sono gli artisti che oggi più ti ispirano?

Sono sempre rimasto affascinato dalla scena inglese e americana più che da quella italiana, quindi come sound direi che mi ispiro molto ad artisti come SYML, Bon Iver, Tom Walker e Sam Fender. Alcuni seguono più le tendenze sonore e altri sono più per la canzone dal sound ‘eterno’ e credo che questo mi abbia influenzato molto a lasciarmi andare in sound nuovi senza che siano solo modaioli.

Il Damien McFly di oggi ha un sound moderno, ma che non dimentica il passato. Come descriveresti ciò che stai facendo?

Il mio genere credo rientri nell’indie pop/alternative pop ma parte essenzialmente da armonie e melodie indie folk, che si mescolano poi a suoni pop elettronici. Credo di essere folk nelle strofe e pop nei ritornelli.

Il tuo nuovo album si intitola “Frames”. Il titolo, in realtà, rimanda ad una serie di significati ma nel tuo caso uno solo è quello corretto. Ci dici di più?

“Frames” in questo caso sta a significare “Fotogramma”. Immaginate di vedere un video e sbattere le palpebre 12 volte, ogni battito è un brano. Ho cercato di immaginare gli ultimi sette anni come un film e dare un titolo ad ogni momento significativo.

Ti piace pensare che le canzoni di questo progetto siano dei fotogrammi dei tuoi ultimi sette anni. Cosa racconti nei vari brani e in che modo si legano tra di loro?

Racconto principalmente la mia vita sentimentale in tutte le sue forme, le paure di rischiare, gli errori e le soluzioni per star bene. Ogni anno ha portato con sé consapevolezze diverse che si sono riversate nelle mie relazioni rendendomi più maturo ma allo stesso tempo più sensibile.

Il sound di “Frames” è originale ed unisce alla perfezione il tuo passato indie folk e il tuo presente diviso tra pop ed elettronica. Come hai lavorato all’intera produzione?

Il sound di “Frames” è nato dalla collaborazione prima con Luca Lago, col quale abbiamo scritto e arrangiato i pezzi, che sono stati poi confezionati dall’abile mano di Alex Marton. Il processo è stato sempre stimolante e itinerante. Alcuni brani sono stati registrati nel mio studio, altri in case di amici di cui ci impossessavamo per giorni interi.

Quali sono i tuoi progetti per il futuro?

Sto pianificando un bel tour per il 2023 e nel frattempo mi sto dedicando totalmente a questo disco, che arrivi a chi ha voglia di ascoltare davvero.

C’è qualcosa che vorresti dire ai nostri lettori?

Grazie per dedicare tempo a capire cosa passa nella testa di un’artista, senza fermarsi solo al testo o al sound.

Damine McFly for Siloud

Instagram: @damienmcfly
Facebook: @damienmcflyband
YouTube: Damien McFly

Credits foto: Massimiliano Berto, Luca Lago
Credits: Alessandra Placidi

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...