Dietro ANIMA NERA ci sono quattro amici che si divertono a fare musica propria dal 2013. Hanno costruito un sound che guarda al sano buon rock Made in Italy con la poesia metropolitana. Il loro nuovo singolo si intitola “Musica” e nasce su una base funk/rock anni ‘70 che fa esaltare il testo. Il brano canta di musica e femminilità.
Band: ANIMA NERA Componenti: Massimiliano De Angeli, Stefano Speranza, Lorenzo Piva, Fabio Lanaro Città: Vicenza Nazionalità: Italiana Brani pubblicati: Senza Limiti, Ti voglio Vivere bene, Musica Album pubblicati: Terzo Incomodo, Amantide, Musica Periodo di attività: dal 2013 Genere musicale: Pop, Rock Piattaforme: Spotify, YouTube, Apple music, Amazon music, Tidal, Deezer, ecc.

Chi c’è dietro Anima Nera?
Siamo quattro amici che si divertono a fare musica propria. Siamo persone normali, padri di famiglia che di giorno lavorano e di sera si trovano a suonare. Siamo tutti over 45 anni. Stefano è avvocato, Lorenzo e Fabio sono vigili urbani, Massimiliano lavora come capo reparto presso un’azienda vicentina.
Siete nati ufficialmente nel 2013, con l’obiettivo di fare musica propria. Cosa vi ha fatto incontrare e cosa, invece, vi ha spinti ad unirvi in una band?
Ci siamo incontrati per caso. Venivamo tutti da altre esperienze. Siamo entrati in tempi diversi in una band che alla fine è diventata questa. I nostri generi musicali erano totalmente diversi, ma siamo riusciti fin da subito ad avere un orientamento unico, il rock italiano, senza fare le solite cover.
Qual è il significato del vostro nome d’arte?
Era una sera d’estate e il nostro chitarrista Stefano ci aveva annunciato il suo imminente, dicendoci che gli sarebbe piaciuto che la sera ci fossimo stati noi a suonare. Niente di così preoccupante, ma fino a quel momento non ci eravamo mai posti il problema di come chiamare la band. Così ci mettemmo alla ricerca di un nome e alla fine abbiamo optato per chiamarci come la bevanda alcolica che avevamo davanti: Anima Nera.
La vostra musica è principalmente rock, per cui immaginiamo che le vostre influenze maggiori provengano proprio da questo genere. Quali sono gli artisti a cui vi riferite?
Siamo un po’ vari come generi. Stefano predilige il metal, Fabio ha influenze Beatles, Massimiliano un Rollistoniano incallito e a Lorenzo piace la musica italiana.
Avete costruito un sound che guarda al sano buon rock Made in Italy con la poesia metropolitana. Come avete definito il vostro stile e, andando più a fondo, in cosa si caratterizza?
Da sempre ci siamo preposti di fare musica propria, perché ci piace l’idea di creare qualcosa che nasce da dentro, qualcosa che unisca le nostre esperienze passate. Da sempre cerchiamo di creare un suono vario, senza virtuosismi eccessivi. L’idea è di mettere la band al primo posto e non il singolo musicista. Così al suono d’insieme si è cercato di unire dei testi che vengano dal cuore, mischiando poesia e musica, nello stile dei grandi cantautori italiani. Ne è nato un mix di rock e canzone d’autore italiana in pure stile Anima Nera.
Le nostre canzoni nascono in maniera semplice. Massimiliano De Angeli cura i testi. Per la parte musicale, ognuno sviluppa ciò che riguarda la propria parte in autonomia cercando di entrare in ciò che la canzone vuole rappresentare.
Il vostro nuovo singolo si intitola “Musica”. Come nasce?
Musica nasce su una base funk/rock anni ‘70 che fa esaltare il testo. Abbiamo cercato di valorizzare la parte ritmica per rendere la canzone ballabile. Poi Roberto Visentin (Lost) ha mixato tutto trovando sonorità moderne che ha reso la canzone molto attuale.
Il brano canta di musica e femminilità: come avete trasformato in un testo queste due tematiche e cosa avete voluto raccontare?
La canzone parla dell’amore fisico, che è ciò che completa una relazione tra due persone innamorate. L’amore è musica, la donna è musica. Da queste due componenti può nascere solo una sinfonia esplosiva che noi abbiamo voluto raccontato in questa canzone.
“Musica” mostra, ancora una volta, l’eclettismo che caratterizza il progetto Anima Nera. Quali sonorità avete unito in questo brano e come avete lavorato alla sua produzione, fino al risultato che oggi lo caratterizza?
Abbiamo cercato di trovare sonorità della dance degli anni ‘70 con suoni più moderni, ritornando a fare un funk rock come già avevamo fatto in un’altra nostra canzone, “Piccole Cose”. Anche stavolta non abbiamo cercato il virtuosismo del singolo ma un suono compatto che esaltasse la band nella fusione dei suoi suoni con una ritmica battente e un riff graffiante. Abbiamo giocato con il testo per dare un’energia positiva a tutta la canzone
Quali progetti avete per il futuro?
Stiamo lavorando alla registrazione del nuovo EP che sarà composto da 5/6 canzoni, con sonorità molto anni ‘70 quasi prog, che poi suoneremo nelle nostre prossime serate live. Poi per il futuro… i nostri progetti sono non smettere di fare progetti!
C’è qualcosa che vorreste dire ai nostri lettori?
Prima di tutto vogliamo ringraziare tutti quelli che ci hanno ascoltato almeno una volta sulle piattaforme musicali. Abbiamo 600mila ascolti su Spotify dei nostri lavori e “Musica” in pochi mesi ha fatto 50mila ascolti, quindi il nostro ringraziamento va a loro. Siamo orgogliosi dei risultati ottenuti e ciò ci sprona a fare sempre nuove canzoni per raccontare l’amore con lo stile Anima Nera.
Anima Nera for Siloud
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