InTheMusic: Erasmo, interview

Con la sua musica, Erasmo presenta un’idea diversa del rappare. Gli è sempre piaciuta l’idea di fare un discorso diverso rispetto al solito e quindi di far vedere proprio un altro tipo di approccio alla musica. “Mai mai” è il suo terzo singolo e anche la terza canzone che ha scritto dopo aver deciso di scrivere il suo primo album. Il brano si presenta con uno stile rap cantautorale incalzante ed energico.

Nome: Erasmo 
Cognome: Greco
In arte: Erasmo 
Età: 24
Città: San Vito dei Normanni (BR)
Nazionalità: Italiana
Brani pubblicati: Influencer, Un attimo, Mai Mai  
Periodo di attività: da 2022  
Genere musicale: Rap, Pop, Indie
Piattaforme: YouTube, Spotify, Apple Music, Deezer, Amazon Music, Tidal, Bandcamp

Chi è Erasmo nella vita di tutti i giorni?

Sono un ragazzo di 24 anni, vivo a San Vito dei Normanni, il paese in cui sono cresciuto e dove ho le mie compagnie, la mia famiglia e le mie abitudini. Oltre a fare musica lavoro. Ho fatto diversi lavori nella mia vita per supportare le spese derivanti dalla musica, che è la mia priorità. 

Come hai scelto il nome che meglio potesse rappresentare il tuo progetto artistico?

Ho pensato molto a quale potesse essere il nome d’arte perfetto per me. Oggigiorno ci sono un sacco di nomi particolari ma, alla fine, dopo una lunga riflessione, ho deciso di lasciare Erasmo che è un po’ particolare di suo e poi il è mio vero nome.               

Quando ti sei avvicinato alla musica e cosa ti ha portato ad intraprendere un percorso come artista?

Avevo 11 anni e ricordo che mi sono incuriosito per una chitarra in vetrina così tanto da raccogliere i soldi per andare a comprarla. Da lì in poi sono andato a scuola per imparare a suonare lo strumento e, appena sono riuscito ad avere più o meno le basi per creare una melodia, ho cominciato ad appassionarmi sempre di più nella creazione dei testi. Diciamo che in un certo senso la passione per la musica mia ha portato ad un amore più grande, ossia l’amore per la scrittura. Sono passati così circa 12 anni, in cui ho sempre suonato e scritto, ma senza mai sentire il bisogno di pubblicare qualcosa o di intraprendere un discorso più professionale.

A un certo punto, in un periodo molto particolare per me, una persona mi ha consigliato di non trascurare quella che per era solo una valvola di sfogo e di provare a coltivare questa passione che comunque era quello che facevo da anni per ore e ore al giorno nella mia camera e da lì, poi, è nato tutto.

Quali sono i tuoi riferimenti artistici e in che modo, questi, si riversano nelle tue produzioni?

Ascolto parecchia musica e di ogni genere. Sono partito dal mondo del rock e del metal ascoltando i grandi classici con cui sono cresciuto, ovvero i Rolling stones, i Pink Floyd, i Metallica, i Black Sabbath che sono le band che hanno fatto nascere la mia curiosità nella musica. Ascolto anche i classici italiani come De Andrè, che è il mio preferito da sempre.

Poi, tra i vari generi, ho cominciato ad ascoltare (in realtà solo da qualche anno) il rap e l’hip pop americano e sono rimasto subito colpito dalla velocità e dalla quantità di parole che puoi mettere all’interno di una canzone e questo mi ha letteralmente influenzato. 

Con la tua musica, presenti un’idea diversa del rappare. Come si presenta ciò che fai?

Volevo sperimentare, mi piaceva l’idea di fare un discorso diverso rispetto al solito e quindi di far vedere proprio un altro tipo di approccio alla musica. Rap, o pop, volevo che ci fosse una base più suonata, che fossero valorizzati gli strumenti e in particolare la chitarra che è parte di me e della mia storia. In tutto questo ho voluto comunque cantare nel mio modo, facendo rap, ma con una base più strumentale.                 

“Mai mai” è il tuo terzo singolo e anche la terza canzone che hai scritto dopo aver deciso di scrivere il tuo primo album. Come nasce?

Nasce circa un anno fa, periodo d’estate. Ricordo che avevo già scritto “Un attimo”, il mio secondo singolo, ed è stato molto naturale in realtà scrivere la musica e il testo come ogni canzone che scrivo. Ho preso la chitarra e ho cominciato a fare un giro di accordi mentre canticchiavo la linea melodica del ritornello e così in modo istintivo ho cominciato a scrivere tutto il resto.

“Mai mai” è nata in un solo giorno tra chitarra e testo e dopo un anno circa durante la produzione in studio (Lastfloor) sapevamo perfettamente cosa fare perché aveva un’energia fortissima e un’identità ben definita e quindi è stata una cosa molto semplice, in un certo senso, capire cosa servisse alla base della canzone. 

Il brano si presenta con uno stile rap cantautorale incalzante. È carismatico e, allo stesso tempo, energico. Quale storia racconti e cosa vuoi comunicare a chi ti ascolta?

La canzone parla di una storia d’amore, molto passionale con un lato quasi tossico e delle sue problematiche. Ho voluto parlarne in modo quasi ironico per mantenere il mood della canzone che è energica e ballabile, ma, mantenendo un testo sottilmente malinconico.

Nel ritornello poi si arriva al nucleo del discorso in quanto dico “mi dici cose che non so, mi dici cose che però mi fanno andare fuori di testa”, alludendo al fatto che sarebbe bello lasciarsi andare sempre alle emozioni forti e che è facile, in queste, perdersi. Dopo, continuo dicendo “solo che poi non la perdo mai “perché è quello che poi alla fine descrivo nella canzone: questo eterno oscillare tra lasciarsi andare ma poi non perdere mai veramente la ragione. 

Qual è la relazione tra questa traccia e l’album?

Come tutte le canzoni che fanno parte dell’album, “Mai Mai”, racconta una storia e in gran parte racconta me. È una delle canzoni più energiche all’interno dell’album e ne sono particolarmente legato in quanto in tutto e per tutto mi descrive e descrive l’intero album che a sua volta ha come titolo “Incasinato” proprio per descrivere questo mio lato che si lascia trasportare e che a volte si trova in situazioni più difficili o “incasinate”. 

Quali sono i tuoi progetti per il futuro?

Al momento attendo l’uscita dell’album, ma non nascondo che non mi sono comunque fermato un solo momento in questo periodo producendo nuova musica e allo stesso tempo cominciando a preparare tutto quello che serve per delle serate live. Non vedo l’ora di cominciare.            

C’è qualcosa che vorresti dire ai nostri lettori?

Certo, direi di andare a sentire subito le mie canzoni e che se vogliono rimanere aggiornati basta cercarmi sui social e ovunque. A breve ci saranno parecchie novità. 

Erasmo for Siloud

Instagram:@erasmoody
Facebook@erasmoody
YouTube: Erasmo

Credits: Seitutto press

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