InTheMusic: Nilo, interview

L’amore di Maria Nilo, in arte Nilo, per la musica è nato in maniera naturale ma anche per necessità. Durante il periodo del lockdown si è avvicinata ai social pubblicando cover, al piano o con l’ukulele, di artisti che le piacciono, creando una community sempre più grande. “Bansky” è il titolo del suo nuovo singolo, dal carattere indie-pop.

Nome: Maria
Cognome: Nilo
In arte: Nilo
Età: 25
Città: Fragneto Monforte (BN)
Nazionalità: Italiana
Brani pubblicati: Banksy
Periodo di attività: dal 2018
Genere musicale: Indie Pop
Piattaforme:  Spotify, Instagram, Tiktok, YouTube, Facebook, Apple Music, Amazon Music

Chi è Nilo nella vita di tutti i giorni?

Ciao, sono Maria Nilo, in arte Nilo, classe ‘97. Abito in un piccolo paesino in provincia di Benevento, città dove da poco ho terminato i miei studi al Conservatorio Statale “Nicola Sala” in Canto Pop. Sin da piccola ho indirizzato tutte le mie attenzioni sulla musica, ma aiuto anche i miei nella loro attività di ristorazione. 

Perché il tuo cognome è perfetto per rappresentarti nella tua carriera artistica?

È semplicemente una parte di me. Un cognome che è sempre stato ‘vittima’ di tante e tante battute, un cognome breve che però nel mondo rappresenta qualcosa di importante. Dopotutto il Nilo è uno dei fiumi più famosi al mondo, che ha rappresentato per la civiltà egizia fertilità e salvezza.

Fino ad oggi, il tuo è stato un vero e proprio percorso nella musica. Ti va di raccontarci come si è evoluto negli anni?

Il mio amore per la musica è nato in maniera naturale ma anche per necessità. Da piccola, essendo figlia unica, avevo bisogno di qualcosa che mi facesse compagnia, avevo bisogno di ‘rumore’ per i momenti di assoluto silenzio. Così quando i miei genitori lavoravano, riempivo quei momenti cantando.

Ho iniziato a studiare pianoforte a soli 8 anni, a 12 il canto, e ricordo ancora il timore delle prime lezioni, la mia timidezza e lo stupore di ascoltare le prime note.

Quali sono le tue principali influenze?

Ascolto prevalentemente musica Indie-pop, soprattutto i Pinguini Tattici Nucleari, Elisa, Marco Mengoni, Rkomi. Apprezzo moltissimo anche il cantautorato italiano, Battisti, Tenco, Brunori Sas, Bersani. Ammiro il modo in cui riescono a comunicare e la loro spiccata sensibilità.

Durante il periodo del lockdown ti sei avvicinata ai social pubblicando cover, al piano o con l’ukulele, di artisti che ti piacciono, creando una community sempre più grande. Come hai trovato la tua identità artistica e come definiresti il tuo stile?

Il periodo del lockdown è stato particolare e difficile sotto diversi punti di vista. Prima di allora caricavo raramente cover sui social un po’ per timidezza, un po’ per timore. Poi, quasi per caso, mi regalarono il primo ukulele, è stato amore a prima vista. Non ho fatto altro che mostrarmi per ciò che sono e amo, in maniera semplice e spontanea.

“Bansky” è il titolo del tuo nuovo singolo, dal carattere indie-pop. Come nasce?

Pubblicavo cover da diversi mesi, quando Davide mi chiamò per propormi di lavorare insieme ad un progetto di brani inediti insieme a lui e Francesco, l’autore del brano. C’è stata sintonia da subito, entrambi sono riusciti a trovare il modo giusto per farmi esprimere al meglio.

Il brano racconta la storia di un amore contraddittorio finito. Come mai hai scelto di trattare questa tematica?

È una tematica che mi rispecchia in maniera particolare. Quando una storia finisce credo sia normale rivedere l’altro nelle piccole cose della vita quotidiana ed è la cosa che fa più male. C’è una frase del brano che dice “Sei una cover che conosco, la canto spesso […] forse smetto”. “Banksy” è il primo inedito, la fine di un periodo della mia vita, ma l’inizio di un nuovo capitolo.

In che modo “Bansky” si ricollega alle tue vecchie produzioni e come, invece, anticipa quelle che verranno?

Le cover che ho fatto negli ultimi anni sono sempre state molto intime e in questo brano ci sono sicuramente momenti simili. Ma c’è anche tanta grinta, voglia di farsi ascoltare e di essere capiti. C’è voglia e bisogno di mostrarmi per quello che sono, c’è e ci sarà nei prossimi che verranno.

Quali sono i tuoi progetti per il futuro?

Lavorare e pubblicare nuovi brani sicuramente. Siamo già all’opera e non vedo l’ora di farveli ascoltare. Continuerò a pubblicare cover sui miei vari social e spero di iniziare presto anche con i live. Il mio progetto futuro è essere felice e vivere di musica.

C’è qualcosa che vorresti dire ai nostri lettori?

Ci sono brani che al primo ascolto ci commuovono e provocano quel piccolo brivido che sale su per la schiena e arriva dritto al cuore. Spero che “Banksy” sia uno di questi, che vi piaccia e che la sentiate anche un po’ vostra.

Nilo for Siloud

Instagram: @marianilo_
Facebook: @nilomusic55
YouTube: Nilo

Credits foto: Federica Corbo
Credits: Astarte Agency

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