InTheMusic: Fosco17, interview

Fosco17 è Luca, un ragazzo di 27 anni che vive a Bologna. Produce, scrive e mixa per sé stesso e per altri ed è molto appassionato del suo lavoro. “10 anni” è il titolo del suo nuovo singolo, una space-ballad dai toni caldi che trasporta in un’atmosfera sognata, sottile e delicata. Negli ultimi due anni si è preso il tempo per scrivere, cantare, produrre e mixare in completa autonomia il suo nuovo disco in uscita nel 2023.

Nome: Luca
Cognome: Jacoboni
In arte: Fosco17
Età: 27
Città: Bologna
Nazionalità: Italiana
Brani pubblicati: 10 Anni, Le Mie Canzoni Amare, Dicembre, Diego Armando Maradona
Album pubblicati: Dodici Mesi
Periodo di attività: dal 2018
Genere musicale: Musica da camera
Piattaforme: Spotify

Chi è Fosco17 nella vita di tutti i giorni?

Fosco17 è Luca, un ragazzo di 27 anni che si sveglia alle 8.50 (è un po’ pigro e lo sa) per andare in studio e fare musica. Fa la sua, ma soprattutto quella degli altri. Produce, scrive e mixa ed è molto appassionato del suo lavoro. 

Ti sei limitato ad ascoltare musica fino ai tuoi 14 anni. Cosa ti ha spinto ad andare oltre?

In tutta sincerità: si è innescato in me un processo emulativo, provavo così tanta ammirazione per gli artisti che riuscivano a raccontare le loro storie in musica da voler essere come loro.

Quali sono i generi che solitamente ascolti e quali i rispettivi esponenti?

Come tutti, credo, vado molto a periodi. Posso certo dire che un mondo senza i Beatles, Billie Eilish e Battisti non sarebbe lo stesso, ma siamo solo alla lettera B dell’alfabeto.

Come definiresti il tuo modo di fare musica e in cosa si identifica?

Organico, eco-sostenibile e circolare. La produzione artistica è, per me, come un campo di pomodori che va annaffiato con la giusta quantità d’acqua. E i suoi frutti servono per dare energia alla prossima semina.

“10 anni” è il titolo del tuo nuovo singolo, una space-ballad dai toni caldi che trasporta in un’atmosfera sognata, sottile e delicata. Come nasce?

22/8/2021, Bologna. Mi sono svegliato tardi, dovrei preparare la valigia per le vacanze ma ricordo nei minimi dettagli di aver sognato di essermi risvegliato da un coma durato 10 anni. Guardavo tutte le cose cambiate senza di me, nel sogno. La prima cosa che faccio, quindi, è prendere in mano la chitarra e iniziare a cantare questa storia. Rimango lì, ipnotizzato, fino a che non finisco, sono quasi le 18 ed era ora di andare allo stadio a vedere il Bologna con i miei amici. Abbiamo vinto.

Il brano è una favola cosmica e distopica che racconta il risveglio da un sogno lungo 10 anni. Cosa hai voluto raccontare con questo testo?

Il testo, in realtà, non segue la linea narrativa visiva. Assieme a Marta Pianta, l’illustratrice che ha curato l’intero progetto, abbiamo deciso di raccontare una storia che ricalcasse le vicende che canto nel brano, ma traslate di 100 anni, trasportandole in una dimensione apocalittica e futura, dove il mondo sta finendo e gli uomini e le donne si sono fusi alle macchine.

Negli ultimi due anni ti sei preso il tempo per scrivere, cantare, produrre e mixare in completa autonomia il tuo nuovo disco in uscita nel 2023. Cosa puoi anticiparci?

Ci sarebbero tante cose da dire. Il racconto fantascientifico continuerà, è un viaggio in più tappe. E non solo nello spazio. La ricerca musicale che ho fatto riguarda la musica italiana e le sue influenze nel tempo.

Quali sono i tuoi progetti per il futuro?

Intanto facciamo uscire il disco, una cosa alla volta! Nel 2023, poi, uscirà anche tanta altra musica a cui ho lavorato come produttore.

C’è qualcosa che vorresti dire ai nostri lettori?

Ringrazio in anticipo chi avrà voglia di dedicarmi una piccola parte del suo tempo per ascoltare questa piccola storia e quelle che verranno.

Fosco17 for Siloud

Instagram: @foscodiciassette
Facebook: @fosco17

Credits: Astarte Agency

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