Raffaele Quarta è in arte RafQu da sempre, anche se di recente si sta molto concentrando sul suo nuovo progetto LefrasiincompiutediElena. Questo progetto nasce da una semplice esigenza: tornare all’essenza delle canzoni secondo la propria attitudine indie-rock. “Lucida” è il titolo del suo nuovo singolo che prende spunto dalle nostalgie interiori.
Nome: Raffaele Cognome: Quarta In arte: RafQu, LefrasiincompiutediElena Età: 37 Città: Lecce Nazionalità: Italiana Brani pubblicati: Lucida, Lenzuola, Moleskine, Fiori e Camomilla, Incenso Album pubblicati: Interno29 Periodo di attività: dal 2010 Genere musicale: Rock, Indie rock, Alternative, Classic Piattaforme: Spotify, YouTube, Apple Music, Amazon Music, Deezer, Tidal, ecc.

Chi è LefrasiincompiutediElena nella vita di tutti i giorni?
Conduco una vita normale, con tutti i disagi annessi. Insegno chitarra, ho quasi terminato il biennio in composizione che avevo messo in standby un paio di anni fa, ho uno studio in cui oltre a produrre me stesso spesso mi piace aiutare gli artisti più giovani e suono in giro con diverse formazioni.
Cosa ha ispirato il tuo nome d’arte?
Mi è venuto di botto una volta finito di scrivere “Fiori e Camomilla”, mi sono ritrovato queste parole tutte insieme nella testa “LefrasiincompiutediElena”. In realtà il mio nome d’arte è RafQu da sempre, “LefrasiincompiutediElena” è un progetto che produco fra le varie cose più che un nome d’arte.
Quando hai scoperto la tua passione per la musica e quando si è trasformata in una necessità artistica?
Ho questa voglia di suonare e di scrivere da sempre. A casa mia si è sempre respirata musica, in quanto i miei genitori facevano su per giù le stesse cose che faccio io.
Quali sono i generi che solitamente?
Dipende naturalmente dal mood. Non ascolto di tutto, ma ascolto volentieri tutto ciò che è buono. Negli anni ho spaziato in diversi generi. Tuttavia, ho una forte tendenza a preferire ciò che viene o forse veniva prodotto e classificato come “alternative”. Ho seguito e seguo tanto le varie scene inglesi. Mi piace molto la musica classica.
Le mie giornate spaziano da Stravinsky, Andy Bell, Johnny Greenwood, i Beatles, ecc. e anche i cantautori italiani. Non mi ispiro a qualcuno, ma di sicuro tutto ciò che ascolto fa parte poi dei miei brani, della mia musica e della mia produzione.
Il progetto LefrasiincompiutediElena nasce da una semplice esigenza: tornare all’essenza delle canzoni secondo la propria attitudine indie-rock. Cosa ti ha portato a questa necessità?
Nel 2017 avevo dei brani e della voglia di pubblicarli, non c’è stata nessuna strategia o altro. Mi andava semplicemente di far ascoltare le mie canzoni e volevo mettere le canzoni prima di ogni cosa, così decisi di pubblicarle in anonimato. All’inizio non si sapeva chi ci fosse dietro Lefrasi.
“Lucida” è il titolo del tuo nuovo singolo. Come nasce e come è stato prodotto?
Come tutte le canzoni del nuovo disco (che uscirà in inverno) sono state scritte durante i vari lockdown e zone colorate, in cui ho attraversato una fase di riflessione mia personale e non solo artistico. Mi sono sentito spento, scrivevo e mettevo da parte. Poi ho deciso di iniziare a produrre un nuovo disco. Avendo uno studio tutto mio, mi reputo una persona fortunata che ha la possibilità di fare quello che gli pare. E così è stato.
Mi ha dato una mano Umberto Coviello, che da un paio di anni suona la batteria ne Lefrasi. Volevo un disco che suonasse in un certo modo, che avesse un tipo di attitudine. In ogni suono c’è qualcosa di mio, gli ampli, la mia batteria, i miei sintetizzatori analogici. Con tutte le frustrazioni del caso e che chi produce dischi conosce è stato molto bello.
Il brano prende spunto dalle nostalgie interiori: in che modo queste si sono trasformate in un testo e cosa hai voluto raccontare ai tuoi ascoltatori?
Io ho il vizio di pensare i miei brani come qualcosa che ho bisogno di raccontare a me stesso, poi se i miei ascoltatori hanno voglia di ascoltare e si sentono coinvolti credo sia una cosa molto bella. Ma allo stesso tempo non mi chiedo mai tutte queste cose, scrivo quello che mi passa per la testa, tutto quello che devo in qualche modo elaborare per me stesso.
”Lucida”, in realtà, anticipa il tuo nuovo album di prossima uscita. Cosa puoi anticiparci?
Diciamo che fra “Mirò”, “Moleskine” e “Lucida” ho già anticipato gran parte del discorso del nuovo disco. È il mio modo di fare musica e so di essermi impegnato al massimo nel produrre il miglior disco che potessi fare con le mie possibilità. Sarà di sicuro un’altra esperienza da custodire e raccontare.
Quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Riprenderemo a suonare, annuncerò un po’ di cose a breve.
C’è qualcosa che vorresti dire ai nostri lettori?
W il vino, le risate e i buoni amici.
LefrasiincompiutediElena for Siloud
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Credits: Seitutto press