InTheMusic: Negan, interview

Il progetto Negan si è formato nel 2017, a Verona. Nato come progetto solista, oggi sono una band a tutti gli effetti: la fase solista è durata poco, in quanto si sono subito trovati tra vecchi amici e conoscenze, sviluppando una certa sintonia. “37100” è il titolo del loro nuovo singolo, dal carattere riflessivo con sonorità che strizzano l’occhio al rock alternativo.

Band: Negan
Componenti: Xavi, Fabio, Pietro, Marco, Richard
Età: 27-32 
Città: Verona
Nazionalità: Italiana
Brani pubblicati: 37100 (La mia città), Odiami, La Ballata Di Mio Padre, N.X.T. S.X.R.R.Y. (fot Party Rocking)
Periodo di attività: dal 2017
Genere musicale: Rock alternativo
Piattaforme: Spotify, Itunes, Apple music, Amazon music, ecc.

Chi sono i Negan?

La tua prossima band preferita!

Il vostro progetto si è formato nel 2017, a Verona. Nato come progetto solista, oggi siete una band a tutti gli effetti. Cosa vi ha fatto unire e quale obiettivo vi siete posti fin dall’inizio?

La fase solista del progetto è durata poco, in quanto ci siamo subito trovati tra vecchi amici e conoscenze, e abbiamo sviluppato una certa sintonia. A noi piace solo l’idea di fare buona musica, a prescindere dal genere di riferimento. Anzi, non ci piace troppo l’idea di appartenere in maniera univoca a una scena.

Da dove esce fuori il vostro nome d’arte?

Da uno degli antagonisti del fumetto/serie The Walking Dead. Ci piaceva il fatto che fosse un ‘cattivo’ con molti lati e sfumature e che lo stesso suo collettivo si chiamasse come lui, “Negan”, dando a questo nome sia la declinazione singolare che plurale.

La vostra musica appartiene al filone rock alternativo. I vostri riferimenti artistici appartengono solo a questo genere o vi lasciate influenzare anche da altri rami?

Assolutamente no. In realtà, siamo influenzati da tantissimi generi: all’interno della band si passa dal blues rock al rockabilly, dall’elettronica al metal.

“37100 (La Mia Città)” è il titolo del vostro nuovo singolo, dal carattere riflessivo con sonorità che strizzano l’occhio al rock alternativo. Come nasce e come è stato prodotto?

Il testo riflette tutte le difficoltà e le contraddizioni del diventare grandi: d’altronde, quando abbiamo cominciato eravamo un gruppo e delle persone diverse. Per la produzione ci siamo chiusi in studio dopo essere partiti da una preproduzione fatta prima con la chitarra acustica e man mano aggiungendo elementi. Siamo molto soddisfatti del risultato, merito anche del nostro produttore Riccardo de La Colla Studio.

Il brano contiene riflessioni su un dualismo frustante tra passione e lavoro: cosa ha ispirato il testo?

Beh, alzarsi tutti i giorni per andare in ufficio ma sentirsi ancora dei bambini dentro: il ritornello è quasi una cantilena, a tratti farsesca, come se volesse prendersi gioco della realtà che ci intrappola. 

“37100 (La Mia Città)” rappresenta un nuovo capitolo per i NEGAN. Cosa è cambiato rispetto al passato e cosa dobbiamo aspettarci dalle vostre prossime produzioni?

Expect the unexpected: potremmo svegliarci più teneri o più incazzati.

Quali progetti avete per il futuro?

Suonare dal vivo, sempre di più.

C’è qualcosa che vorreste dire ai nostri lettori?

Il titolo non è un CAP, ma una metafora. Venite ad aggiungere le vostre tinte ascoltandoci live, noi vi aspettiamo.

NEGAN  for Siloud

Instagram: @neganrock

Credits foto: Elena Botti
Credits: BLOOM Promotion

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