InTheMusic: Frenèsya, interview

Dietro i Frenèsya ci sono due fratelli più uniti di sempre, accomunati da una smania di crescere e rinnovarsi umanamente e musicalmente. Amano spaziare nei generi sia per quanto riguarda gli ascolti di cui si nutrono, sia la musica che fanno, sperimentando ma mantenendo un proprio filo conduttore. “Fulmini” è il titolo del loro nuovo singolo, che rappresenta un nuovo ciclo artistico, il primo tassello di un progetto di ampie vedute.

Duo: Frenèsya
Componenti: Fedrix & Flaw
Città: Roma
Nazionalità: Italiana
Brani pubblicati: Fulmini
Periodo di attività: dal 2017
Genere musicale: R&B, Elettro pop, Drill
Piattaforme: Spotify, YouTube, Apple music, ecc.

Chi c’è dietro i Frenèsya?

Due fratelli più uniti di sempre, accomunati da una smania di crescere e rinnovarsi umanamente e musicalmente.

Siete un duo e siete fratelli, questa è stata la chiave per la nascita del vostro progetto. Perché avete deciso di avviare un percorso artistico insieme?

Non c’è stata una vera decisione alla base. La verità è che abbiamo iniziato a suonare insieme in maniera totalmente spontanea. Vivere insieme sicuramente favoriva il tutto, ma abbiamo sempre sentito dentro di noi un legame particolare, unico. E crescendo lo abbiamo coltivato, alimentato. Solo così con il tempo ci siamo resi conto che tutto stava prendendo una forma, e così poi è nato il nostro duo.

Vi avevamo conosciuto nel passato sotto il nome “Fedrix & Flaw”. A cosa si deve il vostro nuovo nome d’arte, Frenèsya, e cosa è cambiato rispetto al passato?

Non è stata una scelta semplice. Ci abbiamo ragionato molto su, perché da tempo avevamo iniziato a sentire l’esigenza di unirci sotto un unico nome che ci rappresentasse, che evidenziasse il nostro legame. Così proprio in questo anno di silenzio, in cui abbiamo lavorato a nuova musica, abbiamo avuto modo di riflettere anche su questo. Finalmente un giorno è nato questo nome, che in qualche modo aveva sempre covato dentro di noi, ma aspettava solo di essere riconosciuto. La frenesia è il motore della nostra musica, è il filo rosso che ci lega sin da piccoli. Ecco perché abbiamo scelto di chiamarci “Frenèsya”.

Quali sono gli artisti che ultimamente state ascoltando e in che modo stanno influenzando il vostro modo di fare musica?

Sicuramente ci ispiriamo alla scena urban internazionale, spaziando dall’R&B all’hyper pop, fino alla dance. Infatti, ci piace spaziare nei generi sia per quanto riguarda gli ascolti di cui ci nutriamo, sia la musica che facciamo, sperimentando ma mantenendo un nostro filo conduttore. Citando alcuni artisti di riferimento potremmo dire Aminè, Drake, Sza, Mac Miller, Pink Pantheress, ecc. 

Siete sempre alla ricerca di nuovi suoni e stimoli. Cosa definisce il vostro stile attuale e quali sono i tratti distintivi del progetto Frenèsya?

Come dicevamo, il motore della nostra musica è proprio la frenesia. Per noi è sia l’emozione che ci ha guidato in questa strada dal giorno zero, spingendoci a sognare di vivere di questo, ma è anche un carattere che si distingue nella nostra musica. Abbiamo sempre spaziato in sonorità diverse, ma questo nuovo progetto più che mai ha un carattere particolarmente frenetico, esplorando più generi dall’R&B, alla drill, fino alla drum&bass, la dance e l’Afrobeat. Il tutto reso coerente da un sound omogeneo e il nostro stile di scrittura. A questo proposito, ad esempio, un tratto distintivo potrebbe stare proprio nelle nostre voci e nel nostro modo di armonizzarle.

“Fulmini” è il titolo del vostro nuovo singolo, che rappresenta un nuovo ciclo artistico, il primo tassello di un progetto di ampie vedute. Come nasce e come è stato prodotto?

Esatto, “Fulmini” è solo l’inizio. Iniziare questo nuovo percorso proprio con questa canzone è stato un atto di coraggio, ma di cui siamo molto fieri. È nata da un giro di accordi su cui poi ha preso forma la melodia del ritornello, in una giornata di pioggia estiva.

È un pezzo molto intimo e sincero, proprio perché nato in un momento di fragilità in cui tutto intorno sembrava essersi frantumato. Noi abbiamo accolto ogni sentimento provato e in un giorno abbiamo dato vita a questo pezzo. Poi l’abbiamo portato in fase embrionale in studio da Alessandro Donadei, con cui abbiamo collaborato per la produzione e con lui il lavoro è diventato a sei mani. Solo grazie a questo siamo riusciti a dargli il vestito che meritava e di cui siamo molto soddisfatti.

Quali sono le tematiche che trattate nel brano e cosa volete comunicare a chi lo ascolta?

“Fulmini” è una lettera a cuore aperto. Parla di cose che finiscono e dell’imparare ad accogliere ogni sentimento, anche quando è più difficile. Giochiamo sulla metafora dei fulmini, che sono qualcosa di più grande di noi e che quando arrivano portano la luce nel buio, ma anche distruzione. E tu stai lì ad ammirarli. Quante volte proviamo paura, dolore di fronte al cambiamento? Finché non arriva quel momento in cui si trova la lucidità per raccogliersi e guardare avanti, proprio sull’insegnamento del passato. È bello sentirsi umani, sentirsi persi per poi ritrovarsi. Noi ci siamo sentiti così in questa canzone, e speriamo che anche altre persone, sentendola ci si possano rispecchiare ed emozionarsi con noi.  

“Fulmini” è ricco di influenze e suggestioni provenienti dalla drill e dall’R&B. Come avete lavorato al sound del pezzo e in che modo avete unito generi differenti in un’unica sonorità?

Ci piace sempre unire diverse influenze nelle nostre canzoni. Qui sentivamo l’esigenza di mettere proprio queste contaminazioni, perché avrebbero dato l’emotività ma anche l’energia giusta alla canzone. Importante è sicuramente la parte di pianoforte, che porta quella dolce malinconia tipica del pezzo, ma anche l’uso di sinth e della sezione ritmica con cui abbiamo giocato per dargli la giusta carica.

Quali progetti avete per il futuro?

In questo anno di silenzio per quanto riguarda la pubblicazione di musica, ma ricco di live, abbiamo lavorato molto in studio proprio nella realizzazione di un progetto più ampio. Infatti, da qui a giugno ci saranno novità continue e scoprirete tutto quello che abbiamo creato.

C’è qualcosa che vorreste dire ai nostri lettori?

Di credere nella musica emergente, se così possiamo definirla. Dare attenzione ai tanti giovani artisti che si mettono in gioco sperimentando e portando in giro nuova musica. Il sostegno e la curiosità del pubblico in questo senso sono fondamentali, quindi vi ringraziamo e vi salutiamo, sperando che “Fulmini” vi stia piacendo o vi piacerà, e soprattutto sperando di vedervi sotto il palco nei prossimi live.  

Frenèsya for Siloud

Instagram: @frenesya_

Credits: Bloom Promotion

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...