Abbiamo avuto la possibilità di fare qualche domanda a Francesco Galati, meglio conosciuto come Il signor Franz, che non ha esitato a dirci di sì.
Il lavoro di Franz come creatore di contenuti digitali è innovativo, o meglio la concezione che di questo lavoro ha è innovativa. Simpatia, ironia, creatività e serietà. C’è un po’ tutto nei suoi contenuti “sociali” condivisi.
Ciao Franz! Moltissimi ti conoscono grazie ai social, ma chi è veramente Francesco Galati?
Francesco Galati è esattamente quello che vedete. Non mi piace essere un personaggio costruito. Il rischio sul web è di diventare ciò che la gente vuole che tu sia. In questo modo però si costruiscono carriere basate sul nulla che poi crollano e tanti personaggi del web spariti dalla circolazione ne sono la prova.
Quando ti sei avvicinato al mondo del web e, soprattutto, a quello dei social?
Del web direi dall’inizio. Ho vissuto l’arrivo di internet e ne sono sempre stato affascinato (con moderazione). I social invece li ho schifati per i primi anni. Ora ci sono dentro, ma continuo a non vederli troppo di buon occhio. C’è un’iperinterazione totalmente innecessaria e piano piano la gente se ne sta rendendo conto. Troppe opinioni, troppe informazioni, troppe recensioni… Basta! Non ce ne frega nulla!
Da cosa nasce Il signor Franz e perché questo simpatico nome?
“Questo simpatico nome” è molto divertente, mi sa di anziano. Comunque nasce perché mi fa ridere usare gli appellativi. Credo sia qualcosa derivante dall’overdose di cartoni animati Disney. Per quanto riguarda il Franz… al liceo ero Franz su msn. Ero DJ FRANZ! Ma che ne sapete voi…
Attualmente, di cosa ti occupi di preciso?
Attualmente sono un digital content creator. Mi occupo di produrre contenuti per aziende utilizzando i miei media per diffonderli. Tendenzialmente mi occupo di pubblicità, o advertising 2.0 se proprio vogliamo essere fighi. Di base faccio un lavoro che ancora non esiste. Spero aggiornino i codici ATECO.
Il tuo percorso universitario ti sta aiutando in quello che fai?
Ho fatto un sacco di facoltà miste e devo dire che mi hanno aperto molto il cervello. Credo comunque che più che l’università, mi aiuti molto il fatto che sia estremamente curioso riguardo qualunque argomento e vado ad informarmi autonomamente.
Molti pensano che il web sia una risorsa e che rappresenti il futuro. Qual è la tua opinione a riguardo?
Hanno ragione. Il web è il futuro, solo che in Italia abbiamo paura. Fondamentalmente perché siamo un popolo non specializzato e terrorizzato dalle novità. Se vediamo l’evoluzione del nostro lavoro, piuttosto che aggiornarci per stargli dietro, manifestiamo e facciamo le sceneggiate per paura di restare senza. Siamo stati abituati troppo bene probabilmente. Ora con l’automazione sempre più avanzata andranno avanti solo i migliori. Basta braccia. Adesso servono teste.
Le aziende hanno cambiato il loro modo di farsi pubblicità: YouTube, Facebook ed Instagram sono le nuove frontiere per tutte quelle attività che vogliono farsi conoscere. Cosa significa sviluppare un progetto, in questi termini, al fianco di un’azienda?
Le aziende stanno scoprendo ora i social, ma non hanno ben chiaro cosa fare. Qui siamo parecchio indietro. Le nostre aziende pubblicitarie comunicano quasi come 30 anni fa e ora si stanno trasferendo online pretendendo di parlare ai giovani. Immaginate da voi che zozzeria esce fuori. Qualche riga non basta. Ci si potrebbe scrivere un libro su sta roba!
Cosa consigli a chi vuole cominciare a lavorare nel tuo stesso ambito?
Di lasciar stare le mode. Da fuori viene visto come un “non lavoro”. Mi regalano le scarpe e i vestiti, vado in giro gratis… “che studio a fare? Lo voglio fare pure io!” Non si rendono conto però che sono un veicolo per fare pubblicità unicamente perché sono stato anni senza guadagnare una lira e investendo sulle mie idee e sulle mie attrezzature. E le idee costano. Le buone idee costano parecchio! E sicuramente vengono prima delle attrezzature. Spesso mi scrivono di aver comprato 2000€ di fotocamera, ma di avere ancora zero visualizzazioni su YouTube. COM’È POSSIBILE? Ecco… qua sta la differenza, come in tutti i lavori. Non basta comprare un compressore per fare il meccanico.
Una curiosità: spesso ti vediamo in compagnia di Nicolò Balini e Marcello Ascani. Qual è il tuo rapporto con loro?
Come prima. Quello che vedi è la verità. Con Nico e Marcello siamo molto amici. Credo siano tra le poche persone che conosco davvero propositive. Poi a volte accendiamo la telecamera, a volte non riprendiamo, ma di base quando siamo insieme siamo come si vede nei video (anche se in montaggio siamo costretti a censurare un sacco di roba 😀 ).
Quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Continuare a spingere in questo campo ed evolvermi insieme ai mezzi di comunicazione. Prevedere altro sarebbe impossibile con la velocità dei cambiamenti di questi anni.
C’è qualcosa che vorresti dire ai lettori di Siloud?
Al momento niente, poi se mi viene qualcosa in mente ve lo dico e glielo riferite. 😛
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