[Rap, 2019]
Da tempo Mezzosangue, durante le date del tour, nelle battute finali incantava il pubblico con un brano ancora sconosciuto. Un inedito che gli permetteva metaforicamente di togliere il passamontagna, mostrando l’anima dell’individuo oltre l’artista.
Come da lui stesso espresso, doveva essere una traccia destinata a rimanere nascosta, ma la trascendenza con cui il pubblico riusciva a renderla personale l’ha spinto a pubblicarla ufficialmente sulle varie piattaforme di streaming. Ed è proprio così che oggi vi parlerò di Parlami.
Non nego che ho riflettuto parecchio sull’ipotesi di parlarne o meno, poiché tutto ciò che circonda l’arte di Mezzosangue è estremamente personale. Il suo modo di narrare la vita, partendo dalla psiche dell’essere umano fino ad arrivare a tematiche di denuncia globale, è il tratto somatico che lo rende unico nella scena musicale.
Il brano parte con un arpeggio di chitarra che con l’aggiunta del basso si ripercuote per l’intera durata, creando un mood acustico che racchiude pienamente questa pagina di diario. E sì, Parlami è proprio una pagina di diario strappata e raccontata al pubblico.
Il rapper romano racconta delle sue paure, dei fantasmi che risiedono nello spirito, di come l’amore può salvare e abbandonarti.
“Ultimamente ho preso strane strade, quelle più sbagliate, quelle più lontane dalla principale.
Ultimamente è sempre troppo tardi, troppo avanti. Punto a farmi male pur di non guardare solo vecchi tagli.”
In un mondo fatto di maschere, la più grande svolta è saper riconoscere la propria diversità. Una diversità che spesso si va cercando o attendendo nell’unione con altre persone. Tutto ciò di conseguenza può divenire complicità, dove si ha luce persino nelle stanze più buie dell’indole umana.
Un parametro così distintivo e atteso, che talvolta scoperto però può mostrarsi per il suo vero significato. Il non riuscire più a capirsi, arrivare alla conclusione che il nostro più grande nemico può essere il nostro stesso riflesso allo specchio.
Con questa piccola parentesi ho voluto esprimere solamente un parte delle sensazioni emerse dal testo. Indubbiamente se volete ascoltare un brano di autocelebrazione o party, cambiate traccia. Per chi vuole perdersi nella musica, buon ascolto.
CM