A poco più di un mese dall’uscita di Lacrime di pioggia torna Saint Pablo con REC.#100.006, il suo nuovo singolo in uscita per OSA LAB mercoledì 7 aprile.
Saint Pablo, artista urban calabrese ma romano di adozione, costruisce il brano come un dialogo fatto di messaggi tra due persone che si stanno lasciando, tra ricordi e recriminazioni.
“Rec. #100.006” è un messaggio in segreteria telefonica che hai provato a registrare e registrare centomila volte e finalmente ci sei riuscito” racconta l’artista. “È un messaggio lasciato in segreteria ad una donna che, nonostante gli enormi dubbi, ha deciso di chiudere per sempre. “Rec. #100.006” è l’ultimo messaggio che mandi sperando che il ricordo dei momenti felici possa scaturire la risposta a quel «mi ami?». Nel brano si sentono le risposte della ragazza a messaggi precedenti ricevuti e senza dubbio si capisce che lei sia stanca di una relazione ormai tramontata, in cui non funziona più nulla. “Rec. #100.006” è un ultimo disperato messaggio d’amore lasciato in segreteria prima dire definitivamente «addio»”.
Anche questa si tratta di una doppia release: infatti oltre al brano verrà pubblicata anche la versione strumentale, non solo per dare più attenzione sulla parte musicale ma anche per coinvolgere altri artisti della scena che possano dare nuove parole alla canzone.

Come nasce “REC.#100.006”?
“Rec. #100.006” nasce come sempre da un’esigenza che è quella di raccontare al pubblico e agli ascoltatori una storia, che li possa far immergere completamente nel brano e anche rispecchiarsi nelle parole del testo. Ogni brano è una storia, un insieme di emozioni che prendono vita insieme alla musica.
Perché questo titolo?
Ho pensato molto a come raccontare questa storia e credo che raccontarla attraverso un messaggio vocale lasciato in segreteria telefonica fosse il modo migliore. Di conseguenza, il titolo rappresenta la registrazione vocale numero 100.006, ossia quella definitiva, quella buona, uscita fuori solo dopo aver provato e riprovato a registrare il messaggio giusto. Ho pensato subito a tutte le volte che scriviamo un messaggio e poi lo cancelliamo, o quando stiamo registrando una nota audio e, rendendoci conto del fatto che non siano le parole giuste, premiamo il tasto “elimina”. Dopo 100.005 volte, però, questo era il messaggio perfetto!
Parliamo prima delle sonorità utilizzate in questo brano che, in qualche modo, hanno il sapore di una forte novità. A chi ti sei ispirato per questa produzione e come hai lavorato ad essa?
Il sound, come sempre, è frutto di un lavoro incredibile che Mauro – il mio produttore – e io facciamo in studio, ascoltando i suoni, pensando alle topline. Mauro aveva creato una base molto simile tempo fa, l’abbiamo ascoltata insieme e l’abbiamo stravolta. Avevamo necessità di creare un mood di tensione per tutto il brano, proprio come quando scrivi o registri un flusso di coscienza senza fermarti mai. Il nostro obiettivo è quello di creare sempre qualcosa di nuovo, di evolvere le nostre sonorità brano dopo brano, creare un mood e un sound che siano riconoscibili in un attimo all’ascolto. L’evoluzione e l’innovazione è sempre stata alla base del progetto.
Lato testo, invece, cosa hai voluto raccontare con questo brano?
Il brano racconta l’ultimo disperato tentativo di recuperare una storia ormai finita, ripercorrendo ogni tappa, dal primo incontro all’ultima cena insieme al ristorante. Credo che ogni storia abbia dei ricordi positivi e negativi, anche la più tossica delle relazioni. È proprio per questo motivo che ci tenevo a raccontare tutti gli aspetti partendo dal “come stai?”, passando per il ricordo dell’outfit della prima sera, fino alla scenata fuori dal locale. Mi premeva anche far capire all’ascoltatore che il destinatario di quel messaggio vocale fosse al corrente di questo ultimo disperato tentativo e infatti nel brano ci sono due audio di una ragazza che risponde ad alcuni messaggi precedenti – la voce negli audio è di Caterina, una mia amica che ha prestato la sua voce alla causa.
Quale sarà il prossimo step?
Stiamo chiudendo un percorso, un ciclo iniziato quasi due anni fa e che ha visto una continua evoluzione del progetto. Tendo a ripeterlo perché ci tengo molto al concetto di “evoluzione” nella musica ed è proprio l’obiettivo principale di Saint Pablo. Nei prossimi mesi chiudiamo un percorso per aprirne uno nuovo, con l’augurio e la speranza di poter portare presto la mia musica in giro per l’Italia, di poter vedere la gente sotto il palco e suonare con la mia band. Nell’attesa, continuo a creare e a scrivere!

Classe ’92, di origini calabresi ma romano di adozione, all’anagrafe Pierpaolo Pingitore. Dopo anni di vita dietro le quinte dell’industria musicale, decide di dar vita ad un nuovo progetto.
La sua necessità di scrivere porta così alla nascita di 30 ore a Berlino e di Saint Pablo. Diversi i singoli usciti in successione per Saint Pablo, che oltre a rilasciare brani da solista, vanta attualmente due collaborazioni: “Disegnerei” con Bipuntato e “Un soffio di città” con Peter White (che ha superato i 200.000 streams). Al lavoro per l’uscita del suo primo album, Saint Pablo continua a confermare il suo posto nella nuova scena musicale italiana, in attesa di svelare gli altri lavori e le collaborazioni in vista.
Instagram: @thetruesaintpablo
Facebook: @thetruesaintpablo
Introduzione: Ufficio Stampa Elliefant
Intervista: Siloud
Credits: Giulia Elefanti, Ufficio Stampa Elliefant, OSA Lab