Ad un certo punto della sua carriera musicale, Stefano Pesapane ha capito che essere “solo” un batterista non gli bastava più. Gli piace fondere la sua idea di musica con le sonorità contemporanee: diciamo che il mood dei brani rimane jazzy, anche usando suoni del tutto sintetici. Il suo ultimo singolo si intitola “Changes”.
Nome: Stefano
Cognome: Pesapane
In arte: Stefano Pesapane
Età: 59
Città: Den Haag (NL)
Nazionalità: Italiana
Brani pubblicati: Neon Bends, Urban Flow, Changes
Album pubblicati: Miles Away
Periodo di attività: dal 1980
Genere musicale: Jazz, Funk, Latin, R&B/HipHop, Soul
Piattaforme: Spotify, YouTube, Apple Music, Deezer, Amazon Music

Chi è Stefano Pesapane nella vita di tutti i giorni?
Una persona normale che si diverte a produrre musica e che a quasi sessant’anni ancora non ha smesso di sognare.
Oltre ad essere il tuo nome d’arte, Stefano Pesapane è anche il tuo vero nome. Come mai hai deciso di non cambiarlo?
Non ho ritenuto necessario usare un nome d’arte, il mio nome e cognome hanno già una loro musicalità.
Cosa ti appassiona da sempre della musica e perché ad un certo punto hai deciso di intraprendere un tuo progetto artistico?
Produrre musica mi ha sempre affascinato, è come creare dal nulla! Ad un certo punto della mia carriera musicale ho capito che essere “solo” un batterista non mi bastava più, col tempo ho accumulato tutta una serie di esperienze e conoscenze che mi hanno permesso di guardare oltre la sola batteria: adesso seguo tutte le fasi della produzione musicale, il che mi fa sentire un musicista completo, anche se non si finisce mai di imparare.
Dietro la tua musica ci sono tante influenze: quali sono le principali e come si relazionano con i tuoi ascolti?
Sono cresciuto ascoltando il Jazz e quello a grandi linee è il mio genere di riferimento. In quanto lo considero come la base sulla quale mi sono formato musicalmente e ovviamente tutti i generi in qualche modo derivati da esso, ti parlo di R&B, Funk, Hip-hop e così via. I musicisti che mi hanno ispirato di piú sono Chet Baker, Miles Davis, Prince, Donald Fagen/Steely Dan, Pat Metheny/Lyle Mays e Weather Report giusto per citarne alcuni.
In cosa si caratterizza il tuo stile e come sei riuscito a delinearlo negli anni?
Durante la mia ormai lunga carriera di batterista mi è capitato di suonare tutti i generi musicali possibili e ognuno di essi ha avuto una sua influenza nella mia formazione come musicista, ogni stile che ho suonato e assorbito ha aggiunto un tassello al mosaico che si è venuto a creare nel corso degli anni. Mi piace fondere la mia idea di musica con le sonorità contemporanee: diciamo che il mood dei brani rimane jazzy, anche usando suoni del tutto sintetici.
È da poco online il tuo nuovo singolo, intitolato “Changes”, con la Bentley Records. Come nasce e cosa hai voluto raccontare?
Si dice che il maestro arriva quando l’allievo è pronto, nel mio caso “Changes” é arrivato in momento di grandi cambiamenti della mia vita, è la colonna sonora di questo cambiamento ed il suono di questa trasformazione.
Come è avvenuta la produzione di “Changes” e come, questo, si relaziona con le tue produzioni passate?
Per me “Changes” è stato un punto di arrivo dal punto di vista sonoro e compositivo, a differenza dei miei brani precedenti, Neon Bends e Urban Flow per esempio ho utilizzato progressioni armoniche meno complesse e cosi per la struttura del brano e la parte ritmica. Ho anche usato più loops e samples in aggiunta ai VST che uso normalmente. L’impatto sonoro ed emotivo del brano risulta meno dispersivo e molto più efficace.
Abbiamo un’ultima domanda prima di salutarci, che ci permetterebbe di avere una panoramica più ampia sul tuo progetto artistico. Quali sono stati i tuoi momenti più importanti nel settore musicale?
L’aver iniziato a suonare nei locali giovanissimo. Il mio primo ingaggio professionale con il Club Med. L’aver suonato con Rocky Roberts. L’essermi trasferito in Olanda qualche anno fa.
Quali progetti hai per il futuro?
Se faccio in tempo, un EP per la fine dell’anno.
C’è qualcosa che vorresti dire ai nostri lettori?
La musica e, più in generale, la cultura fanno la differenza.
Stefano Pesapane for Siloud
Instagram:@stefanopesapane Facebook:@stefpesapane YouTube: Stefano Pesapane
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