InTheMusic: D.Drezzy, interview

D.Drezzy di arabo pensa di avere solo il sangue e qualche lineamento, per il resto si è sempre sentita italiana. Non ha ancora definito il suo stile; sta testando le varie sfumature che la rappresentano, ma maggiormente si rispecchia nella “Black Music”. Il suo ultimi singolo si intitola “Limits”, il cui messaggio è forte ed è rivolto a tutte quelle donne vittime di abusi e indifese che lottano.

Nome: Drissiya
Cognome: Dlimane
In arte: D.Drezzy
Età: 33
Città: Verona
Nazionalità: Italo/Marocchina
Brani pubblicati: My mood, Rasta jungle, Errori, You, Limits
Periodo di attività:2019
Genere musicale: Rap, Hip-Hop, R&B
Piattaforme:YouTube, Spotify, Apple Music, Deezer, Amazon Music, etc.

Chi si nasconde dietro D.Drezzy?

Di arabo penso di avere solo il sangue e qualche lineamento, per il resto mi sono sempre sentita italiana al cento per cento ed essendo cresciuta nel Veneto ho un accento molto marcato. Ho frequentato il liceo linguistico senza terminarlo perché ho cominciato a lavorare fin da giovane per aiutare in casa economicamente, visto che i miei due fratelli maggiori erano in carcere. Successivamente cominciai a insegnare danza nelle palestre alla fascia hip hop junior, ma lo stipendio non era adeguato per mantenere due figli da sola, così per l’ennesima volta abbandonai una delle mie passioni per buttarmi letteralmente nel settore ristorazione. Tutt’ora lavoro come cameriera/tuttofare e nei giorni liberi quando posso e riesco economicamente sostengo e aiuto alcuni centri d’aiuto e associazioni. Mi reputo una donna semplice ed umile che non si crea castelli in testa. La mia parola d’ordine è aiutare sempre il prossimo, di non essere ingordi che il domani non è certo per nessuno. Siamo tutti di passaggio. 

Il nome che hai scelto è il tuo nome reale o uno pseudonimo?

Il mio nome d’arte in realtà l’ho creato sin da quando andavo alle scuole elementari e essendo amante della scrittura e calligrafia l’avevo già scritto e scarabocchiato in tutti i miei quaderni. Mia madre mi ha sempre paragonata ad una zanzara, perché se so di avere ragione attacco, pungo e non mi arrendo, dunque la “Z”, ovvero anche il suono che emette l’insetto mi ha portata ad elaborare un incrocio tra il mio nome vero e quello attuale.

Nata a Casablanca, italiana di adozione, sei figlia di molte culture. Quanto questo aspetto ha influenzato la tua passione per la musica? 

In realtà essendo l’ultima di casa ho sempre ascoltato musica che ascoltavano i miei fratelli maggiori, poi man mano ogni compleanno mi facevo regalare dei CD dei miei cantanti preferiti. All’epoca non c’era la possibilità di fare ricerche sui social o siti come oggigiorno, per cui la mia fonte erano appunto i CD, le cassette e se non ricordo male l’unico canale come MTV che trasmetteva video musicali e classifiche settimanali. Il primo ricordo legato alla musica era quando in camera con mia sorella cantavamo pezzi storici di Celine Dion, Toni Braxton, Whitney Houston, e passavo ore allo specchio con la spazzola dei capelli come fosse un microfono, mi divertivo parecchio. Un altro dei miei ricordi è quando feci credere ai miei genitori che facendo il linguistico avrei fatto la hostess o l’interprete, quando invece volevo solo capire e approfondire i testi dei miei rapper preferiti. Da quel momento sapevo per certo che in un futuro non molto lontano avrei portato questa passione a un livello superiore.

E come oggi, la tua storia guida e ispira il tuo sound?

Solitamente ascolto gran parte degli artisti americani della scena old-school anni ’80 e ‘90, ma il mio sound, il mio sfogo e la mia ispirazione va al mio amato “2Pac”, che crescendo con i suoi testi e varie lotte continue mi fece innamorare letteralmente al rap.

C’è una corrente musicale in cui ti rivedi?

Penso che il mio stile ancora non sia definito, sto testando le varie sfumature che mi rappresentano, ma posso assicurarvi che quella principale è la “Black Music” in cui mi ci rispecchio maggiormente.

Quali sono le evoluzioni che ha subito il tuo sound?

Da quando ho iniziato la mia carriera di cantautrice ho sempre mirato oltre che a una crescita personale ma anche artistica. Il mio sound rispetto ai miei primi brani si è evoluto grazie alla passione che è la fonte principale e la costanza che ho mantenuto giorno dopo giorno. La mia musica è sentimento allo stato puro, vibrazioni che sento e suscito  all’ascoltatore, raccontando fatti realmente accaduti nella mia vita altalenante.

Sei tornata con “Limits”, un brano forte dal testo pulito e diretto. A chi è diretto e cosa racconta?

Limits è un brano a cui tengo molto proprio perché è un grido di forza e coraggio. Il messaggio è forte ed è rivolto a tutte quelle donne vittime di abusi e indifese che lottano contro questo sistema ingiusto che la società ci impone. Racconta di una donna che stufa di subire, si ribella e scappando con i suoi figli lotta per darsi una possibilità. Limits inoltre è dedicato a chi non crede che dopo tanta sofferenza ci possa essere ancora un futuro.

Possiamo aspettarci questo brano in un album?

Ovviamente si.

Cosa hai in programma per il futuro?

Il futuro è là e io sono qua adesso. Tenetevi pronti perché vedrete una D.Drezzy sempre più spinta e che non si tira indietro a raccontare come stanno le cose veramente. I miei testi parlano e io ho una bocca potente.

C’è qualcosa che vorresti dire ai nostri lettori?

Spero che il mio modo di essere, agire e pensare possa dare ispirazione anche ai giovani per cambiare mentalità. Purtroppo i Social Network hanno contribuito a danneggiare la loro visione sulla vita reale e allo stesso tempo penso che la tecnologia debba essere dosata e di buon uso.

Drezzy for Siloud

Instagram:@drezzy
Facebook:@therealD.Drezzy
YouTube: D.Drezzy

Credits: PressaCom

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...