Fran nasce a Roma nel 2001 e Sad è il suo alter ego che nasce circa quattro anni fa, con delle melodie e dei testi scritti nei momenti no. Oggi SVD è un progetto artistico che mira alla scoperta di nuove forme d’arte. Il suo primo singolo si intitola “Mina e Celentano”.
Nome: Fran Cognome: Sad In arte: SVD Età: 20 Città: Roma Nazionalità: Italiana Brani pubblicati: Mina e Celentano, Pezzo blues (non ti cerco più), Oi (accidenti), Pvnk(A), Nastro azzurro (attenzioni) Periodo di attività: dal 2021 Genere musicale: Punk Piattaforme: YouTube, Spotify, Apple Music, Deezer, Amazon Music, ecc.

Chi c’è dietro SVD?
Sad è il mio alter ego. Fran nasce a Roma il 1 agosto del 2001. Il mio alter ego invece nasce circa quattro anni fa, con delle melodie e dei testi scritti nei momenti no, giustificati dall’età. Sono giovane, mi perdo in me. Oggi SVD è un progetto artistico che mira alla scoperta di nuove forme d’arte. Non chiedetemi come.
Cosa indicano le lettere del tuo nome d’arte?
All’inizio la pronuncia di SVD si poteva leggere come in inglese la parola triste “sad”, ma ora visto che nessuno riesce a pronunciarlo e ho deciso di lasciare correre. Chiamatemi “essevudi”.
Come è nata la tua passione per la musica?
Quando ero molto molto giovane ascoltavo Mina e Celentano. Ma anche Lucio Dalla. Venditti, Battisti e tutto il cantautorato del 1980, se vogliamo essere specifici. Mio papà ha i cd da quell’anno in poi, circa. Vinili e cd. Mio papà è del ’69, ascoltava quella roba lì, è stata la mia scuola.
Quali sono gli artisti a cui ti ispiri e come questi influenzano le tue produzioni?
A parte quelli citati, ultimamente sto ascoltando Frah Quintale. Diciamo che questa è musica diversa da quello che faccio: la ascolto, la giudico, e poi provo a fare qualcosa di mio che sia completamente diverso. Non sento di “ispirarmi” a nessuno, cerco di essere me. Cerco di ascoltare meno possibile e nuove uscite per non farmi influenzare (anche inconsciamente). In Frah però per esempio mi ci ritrovo come fan, mi fa provare emozioni. Ascolto molti come fan e non come musicista.
Sei agli esordi, per cui parlare di percorso musicale (almeno ora) sembra essere prematuro. Possiamo però parlare di te: cosa ti ha portato alla scelta di voler diventare un artista?
Uno non se ne rende conto. Ci ti ritrovi. Magari avevi sempre voluto farlo e nemmeno lo sapevi. Poi ti sveglio un giorno e hai scritto una cosa. Scrivere… senza magari fare ascoltare a nessuno quello che fai. Non è male, è una sfida con sé stessi, un sentimento fortissimo. Una spinta interiore. Mi piacerebbe far star bene qualcuno con la musica, ma sono stati più che altro i miei amici a spingermi a provarci.
Di cosa si caratterizza il tuo stile e cosa ti rende unico?
Siamo sicuri che io sia unico? Magari sono unica.
Il tuo primo singolo si intitola “Mina e Celentano”: come nasce e come è stato prodotto?
Era la solita demo. Ho fatto tutto il testo. Poi c’è stato lo zampino di un team di persone che lavorano nel campo da più tempo e che mi hanno indirizzato bene. La solita storia insomma, cominci sempre da una demo.
Cosa hai voluto raccontare e cosa, invece, trasmettere con questo brano?
Felicità punk. Punkficità. Chiamala come vuoi.
Quali sono i tuoi progetti per il futuro?
La notte della release stavo in una villa vicino alla casa di Berlusconi a festeggiare l’uscita. La villa non è mia eh. Il futuro è tornare da lì a Roma, appena passa il mezzo. Poi c’è un nuovo singolo in arrivo anche.
C’è qualcosa che vorresti dire ai nostri lettori?
No. Anzi, sì. Ascoltate e leggete.
SVD for Siloud
Instagram: @svdbutcute
Credits: Astarte Agency