Leone Romani, classe 1994, di giorno si occupa di finanza alternativa in Cassa Depositi e Prestiti, di sera suona per locali, arrangia le produzioni dei suoi pezzi e organizza le uscite di questi. Ama incanalare la creatività non solo nei testi e nella musica ma anche nei suoni e negli arrangiamenti degli stessi per cercare di dare un’impronta autentica e personale. Il suo nuovo EP si intitola “Dietro le quinte”.
Nome: Leone
Cognome: Romani
In arte: Leone Romani
Età: 27
Città: Roma
Nazionalità: Italiana
Brani pubblicati: Quante Notti, Manco M’Annava, Magari, Sabato Sera
Album pubblicati: Salsedine, Magari Poi, Dietro Le Quinte
Periodo di attività: dal 2018
Genere musicale: Cantautorato Indipendente
Piattaforme: Spotify, YouTube, Amazon Music, iTunes, Apple Music, Deezer

Chi è Leone Romani nella vita di tutti i giorni?
Romano, classe 1994, di giorno mi occupo di finanza alternativa in Cassa Depositi e Prestiti, di sera suono per locali, arrangio le produzioni dei miei pezzi e organizzo le uscite di questi.
Come è avvenuta la scelta del nome da utilizzare per il tuo progetto artistico?
Ho scelto il mio nome di battesimo, non mi sembrava suonasse male! Sono dell’idea che è bello presentarsi così come siamo senza inventare forzatamente un nome d’arte, a meno che il nostro nome non funzioni.
Nel tuo passato, tra le altre cose, ci sono la partecipazione ad Amici e ai provini di X-Factor. Come si è evoluto il tuo percorso nella musica negli anni?
Entusiasmante la partecipazione ai talent, ma preferisco il palco del live dove ho un contatto diretto con il pubblico che amo coinvolgere nei miei brani. L’opportunità di confronto con i cantautori durante le jam session, come quella al Marmo di San Lorenzo con Tommaso Paradiso, sono stati momenti indimenticabili e costruttivi. La passione per la musica passa dal pianoforte alla chitarra, ai musical al teatro, esperienze che hanno contribuito a una mia formazione artistica e personale.
Quali sono i tuoi riferimenti artistici?
Cantautorato anni ’70 e ’80 italiano e straniero, funk & soul, jazz e cantautori moderni del mondo indipendente. Per citare dei nomi: Battisti, Baglioni, Carella, Dalla, Venditti, Zero, Canova, Paradiso, Gazzelle, Calcutta, Kashif, The Doobie Brothers, Dayglow, Roosevelt.
Come definiresti il tuo modo di fare musica?
Fatto in casa, sperimentando. Mi piace incanalare la creatività non solo nei testi e nella musica ma anche nei suoni e negli arrangiamenti degli stessi per cercare di dare un’impronta autentica e personale.
Il tuo nuovo EP si intitola “Dietro le quinte”. Perché questo titolo?
L’idea del titolo nasce dal desiderio di raccontare ciò che si cela dietro le quinte del palcoscenico della propria vita: le intimità, le debolezze, le gioie segrete, le speranze… proprio dal titolo l’esigenza di rappresentare il tutto a teatro.
Quali tematiche affronti nelle varie tracce e in che modo queste sono collegate tra loro?
Nelle tracce affronto la socialità di oggi, i rapporti con i genitori, il corteggiamento d’amore, la solitudine, ma in un’ottica di grinta e speranza, parole chiave del mio modo di vivere.
Come hai lavorato al sound di questo progetto e in che modo questo EP si relaziona alle tue produzioni passate?
In questo progetto ho utilizzato un sound più ricco di archi, pianoforte e chitarre. Sono sempre presenti i synth di cui sono un appassionato, ma in maniera meno prevalente rispetto ai progetti precedenti.
Quali progetti hai per il futuro?
Condividere la mia musica su grandi palchi e conoscere un pubblico sempre più ampio e vario, girando l’Italia.
C’è qualcosa che vorresti dire ai nostri lettori?
Organizzate con cura ogni vostro progetto, guardatelo dalle diverse prospettive e vivete ogni vostro sogno, o almeno provateci. Non lasciatevi alle spalle alcun rammarico!
Leone Romani for Siloud
Instagram: @leoneenoel
Facebook: @LeoneRomaniMusic
YouTube: Leone Romani
Credits: Conza press