Samuele Proto nella vita di tutti i giorni lavora con la musica: con grande caparbietà e fortuna, è riuscito a trasformare la sua passione anche in un lavoro. Oltre che come artista, è fondatore di un’etichetta discografica dove svolge il ruolo di label manager e produttore. Sviluppare arte e lavorare con artisti è ciò che lo stimola maggiormente. “Fragili Rose” è il titolo del suo nuovo singolo, in cui canta l’importanza di non lasciarsi alle spalle le piccole cose.
Nome: Samuele
Cognome: Proto
In arte: Samuele Proto
Età: 25
Città: Firenze
Nazionalità: Italiana
Brani pubblicati: Fukushima in galleria, Preludio, Sciamani di Plastica
Album pubblicati: 33 Stradale (EP), Davide - Ritratto del capitano astori
Periodo di attività: dal 2016
Genere musicale: Pop, Blues, R&B
Piattaforme: YouTube, Spotify, Apple Music, Deezer, Amazon Music, ecc.

Chi è Samuele Proto nella vita di tutti i giorni?
Ho 25 anni compiuti da poco, vivo a Firenze e nella vita di tutti i giorni lavoro con la musica. Con grande caparbietà e fortuna sono riuscito a trasformare la mia passione anche in un lavoro. Oltre che come artista, sono fondatore di un’etichetta discografica dove svolgo il ruolo di label manager e produttore. Sviluppare arte e lavorare con artisti è ciò che mi stimola maggiormente.
Come mai hai deciso di non utilizzare un nome d’arte?
La scelta è avvenuta in modo naturale. Quando ho cominciato ho notato come tutto fosse più semplice e immediato, nel rapporto con gli ascoltatori o banalmente con gli addetti ai lavori. Il nome d’arte, ad oggi, è una cosa che non sento mia.
Sulla scia di tuo fratello maggiore, hai deciso di avvicinarti alla musica. Cosa poi ti ha portato ad intraprendere una carriera come artista?
La mia “storia” con la musica è nata grazie ad un video di John Mayer live al Crossroads Festival. Vedendo quella performance si è letteralmente ‘accesa una luce’. Da quel momento grazie all’aiuto di mio fratello, già chitarrista, ho cominciato a studiare da autodidatta in modo approfondito. L’importanza e la casualità di quel momento mi fa spesso riflettere. Chissà cosa avrei fatto o sognato di fare senza quel video.
Hai dei generi musicali da cui prendi ispirazione?
Ascolto ogni tipo di genere, le mie esperienze anche da produttore negli anni mi hanno portato ad approfondire anche generi che altrimenti non avrei mai ascoltato. Come cantautore e musicista invece cerco sempre di prendere spunto da grandi artisti blues o R&B. Le mie ‘vibrazioni’ sono vicine a quel mondo.
In cosa si caratterizza il tuo stile musicale e su quali aspetti ti sei concentrato negli anni?
Il mio stile musicale si caratterizza per una lirica personale e una grande attenzione sull’aspetto musicale e di arrangiamento. Sicuramente il mio focus negli anni è sempre andato verso una ricerca sonora precisa basata su strumenti ‘veri e suonati’ con l’obiettivo di ricreare atmosfere possibilmente personali e assimilabili ad un’idea musicale personale ed originale.
“Fragili Rose” è il titolo del tuo nuovo singolo, in cui canti l’importanza di non lasciarsi alle spalle le piccole cose. Come nasce?
“Fragili Rose” è stata una delle prime canzoni scritte del mio nuovo album. Fin da subito ho cercato di ricreare un’immagine ben precisa, una canzone che cerca di “abbracciare” l’ascoltatore e a cui sono molto affezionato. Sono convinto che i particolari permettano di raggiungere la profondità di pensiero. La riflessione è ciò che mi ha portato alla scrittura di “Fragili Rose” e le “piccole cose” mi hanno permesso di realizzarla.
Il brano fonde suoni R&B e blues a quelli più pop. Come hai lavorato al sound che lo caratterizza?
Il sound è nato da uno studio che accompagna tutti i miei ultimi lavori. Ho arrangiato “Fragili Rose” tenendo conto delle mie forti influenze Motown. La canzone si basa su un groove quasi funky, accompagnato da una linea di basso Bossa Nova e divisa in due sezioni caratterizzare da un bellissimo solo di Sax e nel finale da un solo di Chitarra. Il tutto è stato poi caratterizzato da un sound vintage, che non guasta mai.
“Fragili Rose” anticipa l’uscita del tuo disco, cosa che è richiamata anche nella cover art di questo stesso brano. Puoi anticiparci qualcosa?
La cover del singolo è stata realizzata da una giovane e bravissima artista romana (Giulia Gaia Rossi). Fa parte di un progetto chiamato “Formiche” e che accompagna ad ogni canzone dell’album una tavola unica e realizzata completamente a mano. Ogni opera si affianca ad una canzone e ne descrive il senso. La copertina di “Fragili Rose” è la seconda tavola in ordine. Le formiche iniziano a muoversi. È l’inizio di un viaggio.
Quali sono i tuoi progetti per il futuro?
I progetti futuri prevedono l’uscita di altri due singoli che si concluderà con l’album. Nel frattempo, avrò la fortuna di esibirmi live per portare in giro le mie canzoni, sperando che possano essere coinvolgenti.
C’è qualcosa che vorresti dire ai nostri lettori?
Ai vostri lettori vorrei dire solo grazie. Realizzare un album è un lavoro lungo e impegnativo. Nel mio caso, da indipendente, tutto ciò che ho realizzato è stato fatto con cuore e con l’aiuto dei miei compagni di viaggio. Dietro un disco ci sono tante persone e soprattutto tanta passione. Spero che i vostri lettori non rimangano delusi da “Fragili Rose” e che magari possano appassionarsi al mio progetto in attesa di nuove uscite.
Samuele Proto for Siloud
Instagram: @samuele_proto
Credits: Astarte Agency