InTheMusic: Van Dyne, interview

I Van Dyne nascono in due, ma ben presto diventano quattro. Vengono tutti da esperienze in progetti di musica più o meno sperimentale e hanno cercato di far confluire il loro background sonoro in un formato-canzone che per la loro esperienza gli risulta abbastanza inedito. “Luna park” è il titolo del vostro nuovo singolo, una riflessione sulla mancanza di comunicazione.

Band: Van Dyne
Componenti: Lillo Morreale, Paolo Vita, Carlo Marrone, Nicola Benetti
Età: 31, 31, 45, 35
Città: Bologna
Nazionalità: Italiana
Brani pubblicati: Luna Park
Periodo di attività: dal 2022
Genere musicale: Dream Pop, Synth Pop
Piattaforme: Spotify, YouTube, Soundcloud, Bandcamp

Chi sono i Van Dyne quando non fanno musica?

I Van Dyne sono Lillo Morreale (impiegato al mattino e artista al pomeriggio), Carlo Marrone (educatore e smanettatore seriale di tutte le diavolerie musicali più rumorose possibili), Nicola Benetti (graphic designer, insegnante di batteria e nostro drummer del cuore) e Paolo Vita (medico musicista).

Cosa significa questo vostro nome d’arte?

“Van Dyne” è il cognome di una delle protagoniste principali del romanzo “Infinite Jest” di David Foster Wallace. Porta sempre un velo sul volto, non si sa se lo faccia perché sfigurata o perché così bella da uccidere letteralmente tutti quelli che la guardano in faccia. Abbiamo scelto questo nome sia per l’affascinante ambiguità del personaggio sia perché semplicemente suona molto bene.

I Van Dyne nascono in due, ma ben presto diventano quattro. Cosa vi ha spinti in questo stesso progetto artistico e cosa lega ognuno di voi alla musica?

I Van Dyne sono nati dalla collaborazione artistica di Lillo e Paolo, che hanno suonato insieme in altri progetti per circa una quindicina d’anni prima dei Van Dyne. Nicola aveva già suonato con loro due negli Antarte, mentre Carlo Marrone ha conosciuto Lillo per puro caso diventando coinquilini alla fine del 2020. Inutile dire che tutti e quattro nutriamo un amore esagerato per la musica, che è prima di tutto un’esigenza ma poi anche un impegno e un lavoro.

Avete dei riferimenti musicali per ciò che fate?

Siamo tutti e quattro degli ascoltatori molto eclettici. A casa di Lillo e Carlo Marrone si possono sentire contemporaneamente i Gojira provenire da una stanza e Madame dall’altra. Siano sempre lodati i nostri vicini! Nello specifico però crediamo che il materiale dei Van Dyne nasca dai nostri ascolti più pop: MGMT, Son Lux, Beach House ma anche certo pop italiano: dal sacro Battisti fino a Colapesce e Giorgio Poi.

Il vostro immaginario musicale fonde rock sperimentale, elettronica e synth-pop. In cosa avete trovato la vostra unicità?

Crediamo che la contaminazione sia la chiave della creatività e ciò vale non solo all’interno della musica stessa ma fra le varie arti in generale. Veniamo tutti da esperienze in progetti di musica più o meno sperimentale e abbiamo cercato di far confluire il nostro background sonoro in un formato-canzone che per la nostra esperienza ci risulta abbastanza inedito. Speriamo funzioni!

“Luna park” è il titolo del vostro nuovo singolo, una riflessione sulla mancanza di comunicazione. Cosa ha ispirato il brano?

Non c’è stato un evento in particolare al quale ci siamo ispirati, bensì il testo è arrivato appunto da una riflessione sul fatto che spesso siamo circondati da persone che conosciamo da tanto tempo, a volte anche anni, ma che poi in fondo non conoscono quasi nulla dei nostri pensieri più profondi, dei quali a volte siamo gli unici veri custodi.

Come nasce questo brano, in termini di sound?

Il sound del brano è stato modellato a partire da un giro di synth-basso che aveva scritto Paolo. Si tratta del giro di basso che si sente nell’intro del brano. Inizialmente c’era solo quello e nient’altro, ci trasportava in un mood molto urban, quasi hip-hop. Poi l’aggiunta del riff di synth in 7/8 ha riportato il brano su un binario più dream-pop legato all’immaginario Van Dyne. Da lì è arrivato tutto il resto.

Cosa, nello specifico, avete voluto raccontare e che legame c’è tra “Luna park” e le vostre uscite passate?

“Luna Park”, così come tutti gli altri brani dell’EP che uscirà a breve, parla di persone, di cose che fanno le persone, di cose che accadono alle persone, di sentimenti umani. Si tratta della nostra primissima uscita quindi possiamo solo “legarla” concettualmente a ciò che ascolterete prossimamente!

Quali progetti avete per il futuro?

Nei prossimi giorni uscirà un secondo singolo ed entro l’estate uscirà il nostro primo EP. Nel frattempo, stiamo lavorando per portare il disco dal vivo e contemporaneamente ci stiamo cimentando nella produzione di alcune demo nuove con le quali vedremo in futuro cosa fare. Siamo super carichi!

C’è qualcosa che vorresti dire ai nostri lettori?

Non ascoltate la nostra musica dal cellulare, ci abbiamo lavorato due anni!

Van Dyne for Siloud

Instagram: @wearevandyne
Facebook: @wearevandyne
YouTube: Van Dyne

Credits foto: Francesco Rubattu
Credits: Conza press

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