InTheMusic: Gospel, interview

Gospel è un progetto nato nel 2016 a Luino, sul lago Maggiore, con la pubblicazione del primo album, ma esisteva già da qualche anno, sotto diverso nome e in altra formazione. Il loro è un sound in continua evoluzione e, ad oggi, appare con tratti più incisivi e definiti. “Belve” è il titolo del loro nuovo concept album.

Band: Gospel
Componenti: Lorenzo Balice, Riccardo Ligorio, Stefano Dal Lago, Gianmaria Gallicchio, Mattia Tavani
Età: 32-38
Città: Luino, Varese, Milano
Nazionalità: Italiana
Brani pubblicati: Lampo Fulmine, La Rivalsa, Revolver, Difendimi dal Male
Album pubblicati: Gospel, Belve
Periodo di attività: dal 2017
Genere musicale: Rock
Piattaforme: Spotify, Apple Music, iTunes, YouTube, Deezer. 

Chi c’è dietro i Gospel?

Siamo persone ordinarie, con lavori ordinari. Siamo tutti originari della provincia di Varese, chi dalla montagna, chi dal lago e chi dalla città. Persone normali con qualcosa da dire, che una volta avrebbero voluto vivere di musica. 

Il vostro è un progetto nato a Luino, sul lago Maggiore, nel 2016. Cosa vi ha spinto ad unirvi per la musica? 

La band è ufficialmente nata con la pubblicazione del primo album, ma esisteva già da qualche anno, sotto diverso nome e in altra formazione. Lorenzo, Riccardo e Stefano ne sono gli ideatori e attuali membri. Siamo sempre stati amici e musicisti in un clima prolifico di musica, quello nella Luino dei primi 2000. 

Qual è il significato del vostro nome d’arte e perché rappresenta ciò che fate?

Forse è meglio specificare che non c’entra nulla con la religione (no, non facciamo Christian Rock). Ci piaceva l’immediatezza della parola, il fatto che fosse pronunciata come viene scritta ma soprattutto il suo significato: Vangelo. Professiamo la parola di un nostro dio non meglio identificato, che contiene solo verità soggettive. 

Quali sono le vostre influenze musicali principali e come le riportate nelle vostre produzioni?

Esclusi Il Teatro degli Orrori e Verdena, i nostri riferimenti sono tutti anglofoni e di molti generi diversi: Queens of the Stone Age, Mastodon, Alice In Chains, Alabama Shakes (la lista è infinita). Nelle nostre produzioni arrivano frammenti di ognuno un po’ casualmente.  

Il vostro è un sound in continua evoluzione e, ad oggi, appare con tratti più incisivi e definiti. Come definireste il vostro stile attuale e come è cambiato nel tempo?

Il primo disco era molto più introspettivo e musicalmente “seduto”. Era cupo e particolarmente influenzato dal southern blues. Ora il nostro sound è decisamente più rock, influenzato dalla West Coast degli anni ‘90, mentre i testi sono meno criptici e più spontanei. 

“Belve” è il titolo del vostro nuovo concept album. Come nasce?

“Belve” parla di come possiamo accettare la nostra natura animale: tanto più proviamo a mettere la testa nelle scelte di vita quanto più ci allontaniamo da essa. Abbiamo capito che l’istinto non va represso ma accolto e abbiamo cercato di farci un album. 

Questo progetto ha l’obiettivo di indagare e riflettere sulle primordiali reazioni di ognuno di noi rispetto al mondo che ci circonda. Cosa avete voluto raccontare, più nello specifico, e cosa avete voluto comunicare ai vostri ascoltatori?

La modalità in cui proviamo le emozioni è quanto di più primordiale l’essere umano abbia conservato nella sua evoluzione. La nostra impressione è che questo fatto desti ancora molto stupore, dunque il nostro messaggio è quello di accogliere questo processo atavico e lasciarsi trasportare dal fiume dell’esistenza. 

Qual è il legame tra le 10 tracce del progetto?

Hanno tutte a che fare con le nostre vite. Parliamo di tempo, malattie mentali e fisiche, amori iniziati e finiti. Tutto ciò che abbiamo vissuto e raccolto durante la produzione dell’album. 

Quali progetti avete per il futuro?

Fare più live possibili in un momento in cui anche questa attività è diventata molto elitaria. 

C’è qualcosa che vorreste dire ai nostri lettori?

“Belve” è il nostro secondo album: prendetene e ascoltatene tutti. 

Gospel for Siloud

Instagram: @gospelband
Facebook@eccoigospel
YouTube@gospel-bandofficial

Credits foto: Raffaella G. Fidanza
Credits: RC Waves

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