InTheFood: Musto’s Pizza, EatDifferent

Salve a tutti, lettori di Siloud.

Era da diverso tempo, ormai, che le nostre pubblicazioni culinarie erano rimaste in sospeso, causa covid, lockdown, pandemie, guerre… insomma, la situazione mondiale non è delle più rosee, ma è, forse, proprio nei momenti più bui che è necessario alimentare la fiammella della speranza, che per quanto piccola possa essere riesce sempre nella straordinaria impresa di rischiarare quanto le sta intorno.


È nella volontà di riscoprire il poco di buono che l’umanità è ancora in grado di offrire, che, nel nostro parziale ritorno a una vita “normale”, ci siamo recati in quei luoghi che hanno da subito costituito, per noi, un po’ casa.


Oggi parleremo di un locale che conosciamo ormai da diverso tempo: la Pizzeria Musto’s a Sant’Antonio Abate.


Ricordo ancora la prima volta che vi mettemmo piede, eravamo agli inizi, noi e loro, la pandemia era lontana anni luce, e condividere il proprio tempo intorno ad una tavola, scambiarsi sorrisi e strette di mano con persone che fino a poco tempo prima non facevano parte della tua vita, era ancora un’attività pressoché comune. Varcando la soglia della pizzeria siamo stati catapultati nel mondo di una giovane coppia, che sfruttando le conoscenze ereditate da una tradizione familiare forte e ancorata, l’entusiasmo che accompagna tutte le grandi imprese e la passione di chi ha la fortuna di svolgere un’attività che si ama, ha costruito un piccolo regno, in cui non vi è ricchezza più grande della soddisfazione dei clienti, dei loro sorrisi soddisfatti e dei piccoli e fumanti capolavori che escono senza sosta dal loro forno. La prima impressione avuta, mettendo piede nell’allora piccolo locale, era quello di essere arrivati in un luogo che per tutto il tempo che ci saremmo trattenuti sarebbe stato un po’ una casa: una sensazione piacevole e rassicurante. E non sono serviti questi anni di decreti e restrizioni per modificarne quest’aurea.


Il locale è stato ampliato, è cresciuto, proprio come la famiglia di Pietro e Carmen, che nel rispetto delle norme sanitarie e di sicurezza continuano a svolgere il loro lavoro in maniera impeccabile, ma soprattutto continuano a garantire quell’atmosfera colloquiale, sciolta e bonaria che garantisce a tutti di sentirsi a proprio agio.

Dolce.
È la parola che meglio descrive questa realtà.
Dolce, perché Pietro nasce e si forma come pasticcere, in una famiglia di pizzaioli napoletani; dolce, perché in ogni pizza e in ogni piatto del menù è sempre presente quella nota “zuccherosa” che lavora a mo’ di firma, di garanzia di autenticità dei prodotti; dolce, perché noi siamo dei golosi, e la sezione desserts del menù è sempre la nostra preferita; dolce, come gli sguardi di Carmen e Pietro nel parlare della loro vita e del loro lavoro, e mascherine a nascondere sorrisi che lo sarebbero stati nello stesso modo.

Ma veniamo al Menù, fritture golose dalle impanature speciali, croccanti e friabili, come quella del Crocchettone di patate, o più tradizionali come il classico Timballo di pasta e patate, regina indiscussa della cucina partenopea.

Degni antipasti prima di passare all’artiglieria pesante, con un tris di:

  • Pizza fritta e poi ripassata al forno con all’uscita pancetta, stracciata di bufala, marmellata di cipolle e un ingrediente segreto che in pochi sapranno riconoscere, e anche se noi ci siamo andati vicini non ci siamo riusciti.
  • Pizza fritta, la classica mezzaluna napoletana, con stracciata di bufala, pecorino, pepe e, udite udite, miele. Si, avete capito bene, un letto di miele che si sposa alla perfezione con il sapore forte e deciso del pecorino e con la morbidezza della stracciata di bufala, io tutto racchiuso in una frittura croccante.
  • Pizza con Crema di gorgonzola, all’uscita pancetta, scaglie di provolone piccante, confettura di albicocche e palline di formaggio.

E dulcis in fundo, la Kikketta, una vera e propria delizia che metterà a dura prova la vostra resistenza ai dolci a fine pasto. Una pizza fritta e poi ripassata al forno, farcita all’uscita con una sofficissima crema al latte, agrumi canditi, frutti di bosco e menta: fresca, dolce al punto giusto, e incredibilmente delicata con quella nota di acidità necessaria data dalla frutta candita, insomma, un capolavoro.

Speriamo di essere riusciti nell’intento di farvi sorridere e magari anche divertire con le pizze di Musto’s e con i nostri sproloqui su quelle che sono le nostre impressioni e i nostri punti di vista. Con la speranza che ci si avvii pian piano alla normalità.


Noi vi salutiamo e a presto.

EatDifferent for Siloud


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Marianna e Pasquale sono stati la scoperta più gustosa che noi di Siloud potessimo fare. Con il loro progetto EatDifferent, nato dall’amore per il buon cibo, faranno conoscere a voi lettori i migliori posti dove mangiare in giro per il mondo.

Attenti al mondo della cucina, i due foodlover hanno fatto visita (insieme o anche da soli) a tantissimi locali e hanno partecipato a diverse serate di inaugurazione o di presentazione di nuovi menù. Sono stati in Italia e all’estero, in città e regioni differenti, conoscendo e assaggiando diverse culture culinarie.

Instagram: @eat_different_

Cerca “Eat Different” su http://www.siloud.com per leggere l’intervista dei ragazzi e per vedere tutti gli articoli in collaborazione con loro!

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